Punti di vista
INFORMAZIONI UTILI:
Inaugurazione: Sabato 14 gennaio 2012 · ore 18.30 Dove: Galleria Rettori Tribbio · Piazza Vecchia 6 · Trieste Quando:14 · 28 gennaio 2012 Orari: feriali 10.00 · 12.30 / 17.00 · 19.30 · festivi 10.00 · 12.00 · lunedì chiuso |
Catalogo: NO A cura di: Marianna Accerboni Info e contatti: +39 335 6750946 Downloads: Scarica l'invito |
NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
Punti di vista: giovedì 26 gennaio l’architetto-artista Giorgio Schumann incontra con il pubblico alla Galleria Rettori Tribbio
Reduce dal successo dell’affollatissima vernice della personale “Punti di vista”, fino al 27 gennaio alla Galleria Tribbio, giovedì 26 gennaio alle 11.30 il pittore Giorgio Schumann incontrerà il pubblico: in mostra una quarantina di acrilici su tavola realizzati tra il 2010 e il 2011.
COMUNICATO STAMPA:
Sabato 14 gennaio 2012 alle ore 18.30 a Trieste alla Galleria Rettori Tribbio (Piazza Vecchia 6) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale dell’artista Giorgio Schumann, intitolata Punti di vista. La rassegna, che propone una quarantina di acrilici su tavola realizzati di recente dall’artista, sarà introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni. Visitabile fino al 28 gennaio (orario: feriali 10.00 - 12.30 e 17.00 - 19.30 / festivi 10.00 - 12.00 / lunedì chiuso / domenica 18 dicembre in occasione del mercatino dell’antiquariato: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 18.00).
Inesauribile creativo, infaticabile lavoratore e sperimentatore curioso e appassionato - scrive Accerboni - Schumann è architetto, pittore, scultore, fotografo, designer, fumettista, ma soprattutto inventore, dotato per altro anche di una manualità eccellente, che gli consente di realizzare da solo, ingegnosamente, molti dei suoi progetti. Triestino di madre croata, che era un’artista del gobelin a piccolo punto, e di padre di origine tedesca, con il nonno paterno pittore, questo architetto-artista dal temperamento riservato e appartato, ha operato per molti anni in silenzio, riempendo la sua luminosa casa-studio-laboratorio di ingegnose creazioni ed esponendo raramente. Di recente si è avvicinato con la consueta modestia e il suo naturale, quasi fanciullesco entusiasmo, alla pittura, attraverso la quale esprime in questa mostra la sua grande passione per il mare.

acrilico su tavola - cm. 20x30
E lo fa, come sempre, in modo accurato e originale, con una produzione immediata e torrenziale, invasa dalla luce e da festosi colori. Sono lavori prevalentemente realizzati ad acrilico su tavola con cornici d’autore, ricavate da materiali di recupero così come il supporto su cui dipinge e come tutte le sue ingegnose sculture: pitture nate da uno scatto fotografico e dalla rielaborazione a pennello dell’immagine ottenuta attraverso l’obiettivo. “La fotografia mi ha fatto capire” osserva infatti Schumann “come l’informale possa essere uguale o assai vicino alla realtà”.
Molti anni di pratica e di studio architettonico gli hanno in tal senso giovato, perché nella sua pittura l’equilibrio tra i pieni e i vuoti e tra campiture cromatiche lisce e materiche è fine e felice. E spesso egli sa cogliere con un sorriso surreale, attraverso un particolare, il tutto, con
una creatività che, per la sua poliedricità e l’intrecciarsi di diverse discipline - conclude Accerboni - sarebbe sicuramente piaciuta a Leon Battista Alberti, architetto umanista dalla multiforme attività, che incarnò l’ideale dell’uomo-artista del Rinascimento.
GIORGIO SCHUMANN
Nato nel 1950 a Trieste, dove vive e lavora, disegna ininterrottamente sin dall'infanzia.
Si laurea in Architettura a Venezia, affiancando allo studio diverse esperienze lavorative nel settore grafico-progettuale. Collabora strettamente con lo studio dell'architetto Romano Boico di Trieste, pratica la libera professione e poi insegna presso l'Istituto d'Arte “Nordio” di Trieste. Appassionato di design, crea numerosi prototipi, che costruisce personalmente, proseguendo nel contempo nell'attività scultorea. Il fil rouge che accomuna molti dei suoi lavori, dai disegni, al collage, alle sculture, è molto attuale poiché concerne il riuso di materiali di scarto, principalmente legno, ma anche metalli, plastica, carta. Un discorso a parte meritano le vignette umoristiche. Recentemente vince il timore quasi reverenziale per la pittura e inizia una serie di acrilici dal taglio marcatamente fotografico.