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Eventi collaterali: CONFINI DI LUCE PER UN MONDO DI PACE

Ritratto C.M.Feruglio Ritratto C.M.Feruglio

Ultimo appuntamento domenica 13 luglio con il laboratorio di pittura a pastello secco diretto dal pittore Claudio Mario Feruglio. Alla scoperta della poetica del silenzio e della luce

Dopo il successo dei laboratori con Jasna Merkù, Paolo Cervi Kervischer, Toni Zanussi e Carlo Vidoni, proseguono al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, nell’ambito della mostra Open, i laboratori gratuiti di pittura e disegno per adulti e bambini. istituiti un concorso e un premio ispirati al tema dei confini liquidi e della pace.

Domenica 13 luglio laboratorio di pittura a pastello secco diretto dal pittore claudio Mario Feruglio alla scoperta della poetica del silenzio e della luce.

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, visitabile alla Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste fino al 13 luglio 2025, prosegue il ciclo di laboratori gratuiti di pittura e disegno per adulti e bambini, tenuti dagli artisti partecipanti, ispirati al tema dei confini liquidi e della pace e curati da Marianna Accerboni. Sono inoltre istituiti un concorso aperto ad adulti e bambini e un premio di pittura in tema. 

(info e prenotazioni: +39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com).

Si prosegue domenica 13 luglio con il laboratorio di pittura a pastello secco condotto dalle 16 alle 19 dal pittore Claudio Mario Feruglio alla scoperta della poetica del silenzio e della luce.

I partecipanti verranno accompagnati dal maestro nelle varie fasi creative che, grazie alla tecnica del pastello secco, consentono fascinose vibrazioni tonali e morbide delicatezze.

Claudio Feruglio Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia - scrive Accerboni -, in più di cinquant’anni ha tenuto mostre personali in musei, gallerie private e prestigiose istituzioni pubbliche in tutto il mondo. Tra queste, la Biennale di Venezia, il Museo Villa Merkel a Esslingen in Germania, il Museo Archeologico nazionale di Firenze, il Museo FAD di Barcellona, la Sala Rosa dell’Università degli Studi di Siena, il Museo Diocesano e le Gallerie del Tiepolo a Udine. 

Claudio Mario Feruglio - Profondità dell'anima, 2023 - acrilico su carta - cm. 100x163 Claudio Mario Feruglio - Profondità dell'anima, 2023 - acrilico su carta - cm. 100x163

I suoi dipinti, realizzati secondo una tecnica ineccepibile, intrisi di sensibilità e di intensi contrappunti luministici, affascinanti ma non estetizzanti, sono ispirati alla poetica del silenzio e inducono all’ascolto interiore. La sua ricerca di trascendenza è, fin dagli esordi, tema fondante della propria opera: un’arte sospesa tra rigore, lirismo e percezione dell’infinito, con un battito d’ali che tocca e coinvolge il sentire collettivo. Avvalendosi di un cromatismo intenso, impreziosito da molteplici velature e simbiotico in relazione alle predilezioni espressioniste, Feruglio costruisce con abile tocco un ponte di luce tra realtà e infinito, tra individuo e universo, con intuizioni poeticamente e intellettualmente elevate, che addolciscono la vitalità graffiante propria dell’espressionismo secondo una vena neoromantica molto attuale ed emozionante. La sua arte rappresenta una riflessione di natura intimista, che eleva la sua ricerca pittorica al livello di spazio etico, rendendoci tutti partecipi della sua concentrata introspezione di apertura universale. Inoltre, nelle tele di questo artista colto molto preparato, affiorano, a ben guardare, anche dei sottili riferimenti ai vedutisti fiamminghi e a quel senso di smarrimento e al pathos che potrebbero essere generati dalla possibilità di un Day after.

Inoltre la mostra, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo nell’ambito del programma Go! 2025 & Friends di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, è concepita dalla curatrice Marianna Accerboni come una sorta di laboratorio aperto, nell’ambito del quale è consentito al pubblico di accedere nella sede espositiva per disegnare e dipingere ispirandosi alle opere esposte. 

Orari di apertura della mostra: giovedì e venerdì 17 – 20 e sabato, domenica e festivi 11 – 21 

(autobus linea 20, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center)  

ingresso libero

La rassegna è un progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti contemporanei del Nord Est, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, un mondo di pace e di condivisione.  

Espongono Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi

A conclusione del laboratorio, seguiranno una visita guidata alla mostra condotta dalla curatrice e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

Domenica 13 luglio alle ore 18.30 avrà luogo il finissage della mostra con la premiazione degli adulti e dei bambini che hanno partecipato ai laboratori artistici o che sono venuti a disegnare e dipingere in mostra ispirandosi al tema dei Confini liquidi . Seguiranno un intervento di musica blues, jazz e fusion con il Trio S’paz (Diego Zotti al piano, Edy Supp batteria e PCK sax) e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242
+39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com

 


 

DOVE: Sala Carlo Sbisà / Magazzino 26 / Porto Vecchio Trieste
DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 4 luglio 2025 alle 18.30
DATE MOSTRA: 7 maggio / 13 luglio 2025
ORARIO MOSTRA: giovedì e venerdì 17 / 20 e sabato, domenica e festivi 11 / 21 (autobus linea 20, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) / ingresso libero
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì

Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242
+39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com

copertina libro Spirito copertina libro Spirito

Venerdì 4 luglio al magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste quarto evento collaterale: presentazione, con la partecipazione dell’autore, di “È Notte sul Confine”, ultimo libro dello scrittore e giornalista pietro spirito

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo e curata da Marianna Accerboni, nella Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, venerdì  4 luglio alle 18.30 avrà luogo il quarto evento collaterale della rassegna: protagonista Pietro Spirito, scrittore e giornalista di fama, che presenterà con la curatrice il suo ultimo libro intitolato È notte sul confine (Guanda). Tema perfettamente in linea con il filo conduttore della mostra OPEN, progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di sette artisti contemporanei del Nord Est e dei territori limitrofi, di matrici culturali diverse - Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi -, affronta il tema del confine, suggerendo, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, di cui fa parte, il suo superamento in un mondo di pace e di condivisione.  

È quindi particolarmente interessante – scrive Accerboni - nel contesto della mostra questo amarcord che l’autore ambienta a Trieste, uno dei luoghi della Guerra Fredda, nel periodo di poco precedente il tentativo di golpe orchestrato ai primi di dicembre 1970 da Valerio Boghese, ex comandante della X Flottiglia Mas. In tale clima Pietro Spirito tesse in modo brillante, sagace e documentato, una trama avvincente, declinata, quasi secondo una  ritmica teatrale, attraverso continui e abili cambi di scena che catturano il lettore sullo sfondo di una città senza luce e “con troppa storia, troppe lacerazioni, troppe guerre, troppa violenza”. 

Qui il giornalista Ettore Salassi, ex repubblichino, collabora con i servizi segreti (SID), raccogliendo informazioni su gruppi e persone legati all’estremismo di destra e di sinistra. Spirito segue il protagonista fra articoli di routine e piccole inchieste quotidiane ma coinvolto in un caso che avrebbe voluto evitare: alla vigilia del golpe borghese, un giovane militare di stanza in una caserma del Carso viene trovato morto. Fantasmi del passato e del presente pressano allora Salassi mentre l’amore per Maja, una bella e misteriosa slovena dagli occhi di ghiaccio, lo condurrà in un pericoloso e buio labirinto. 

Pietro Spirito (Caserta, 1961) vive a lavora a Trieste. Scrittore, saggista, documentarista, autore di testi per il teatro, è stato giornalista alle pagine culturali del quotidiano Il Piccolo di Trieste. Collabora con la Rai al magazine settimanale radiofonico Nel nostro tempo. Fra i suoi ultimi libri, Il suo nome quel giorno (Marsilio, 2018), I custodi degli abissi (Ediciclo, 2019), Gente di Trieste (Laterza, 2021), Storie sotto il mare (Laterza, 2023, Premio Marincovich). Nel 2025 per Guanda è uscito il romanzo E’ notte sul confine. Tra gli altri romanzi ha pubblicato Le indemoniate di Verzegnis (Guanda, 2000), Speravamo di più (Guanda, 2003, finalista al Premio Strega), Un corpo sul fondo (Guanda, 2007), L’antenato sotto il mare (Guanda, 2010). Fra gli altri i saggi e reportage Squali! (Greco& Greco, 2012), Nel Fiume della notte (Ediciclo, 2015), I custodi degli abissi (Ediciclo, 2019). 

Assieme a Luigi Zannini ha realizzato i documentari La frontiera sommersa (2015), I segreti del golfo (2016), Trincee del mare (2018), Mare antico (2019), tutti prodotti dalla sede Rai del Friuli Venezia Giulia. È autore del docufilm Operazione Atlantide, per la regia di Diego Cenetiempo (A_Lab, Italia, 2020).

Seguirà una visita guidata alla mostra OPEN e una degustazione di vini dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

 


 

LABORATORI GRATUITI a cura di Marianna Accerboni / Sala Carlo Sbisà / ore 16 

Domenica 29 giugno
Laboratorio di disegno per la scultura con lo scultore e fotografo Carlo Vidoni.

Venerdì 11 luglio
Laboratorio di pittura a pastello secco con il pittore Claudio Mario Feruglio.

A conclusione di ogni laboratorio, seguiranno una visita guidata alla mostra condotta dalla curatrice e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

Domenica 13 luglio alle ore 18.30, nell’ambito del finissage della mostra, avranno luogo la premiazione del concorso dedicato al tema dei Confini liquidi e la premiazione delle opere realizzate durante i laboratori artistici. Seguiranno un intervento di musica blues, jazz e fusion con il Trio S’paz (Diego Zotti al piano, Edy Supp batteria e PCK sax) e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

 

Carlo Vidoni Carlo Vidoni

Dopo il successo del laboratorio con Jasna Merkù e Paolo Cervi Kervischer, proseguono al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste i laboratori di pittura e disegno per adulti e bambini. Istituiti un concorso e un premio ispirati al tema dei confini liquidi e della pace. Si prosegue domenica 29 giugno con il laboratorio di disegno per la scultura diretto dallo scultore e fotografo Carlo Vidoni.

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, visitabile alla Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste fino al 13 luglio 2025, prosegue il ciclo di laboratori gratuiti di pittura e disegno per adulti e bambini, tenuti dagli artisti partecipanti, ispirati al tema dei confini liquidi e della pace e curati da Marianna Accerboni. Sono inoltre istituiti un concorso aperto ad adulti e bambini e un premio di pittura in tema. 

(info e prenotazioni: +39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com).

Si prosegue domenica 29 giugno con il laboratorio di disegno per la scultura condotto dalle 16 alle 19 dallo scultore e fotografo Carlo Vidoni.

Fin da giovane – scrive Accerboni – Carlo Vidoni manifesta forte inclinazione per l’arte visiva, si diploma in Arte della Grafica e Fotografia all'Istituto Statale d’Arte Giovanni Sello e si laurea in Conservazione dei Beni Culturali, specializzandosi in Storia dell’Arte Contemporanea a Udine. Fondamentale è la frequentazione dello scultore Luciano Ceschia e del pittore Vittorio Basaglia. Sperimenta nel suo atelier di Tarcento tecniche e materiali innovativi, in particolare resine sintetiche in combinazione con materiali naturali, tra scultura, installazione, fotografia e disegno. Fortemente legato all’uomo e alla relazione con l’ambiente, sviluppa una continua riflessione sul rapporto tra materia-memoria e natura-civiltà.

Espone intensamente in Italia e all’estero, è invitato a partecipare alla rassegna hicetnunc, collabora con la rivista Perimmagine e nel 2007 è tra i vincitori del concorso ManinFesto/Fotografia in Friuli Venezia Giulia al Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin, direttore Francesco Bonami.

Nel 2014 è a Villa Moretti di Tarcento con Origini e destinazioni, retrospettiva molto ampia e rappresentativa: 100 installazioni, sculture, foto e disegni ne testimoniano il profondo legame con il territorio. Partecipa a Tracce di esistenza con l’Associazione Venti d’Arte in importanti spazi museali regionali ed esteri, più volte a Bruxelles, con lavori sul rapporto tra uomo ed ecosistema e materiali e linguaggi visivi diversificati. Espone su invito all’Ex essicatoio Bozzoli di S. Vito al Tagliamento, Destiny/Destination, installazione su migrazione, identità e mobilità umana.

Ha collaborato con gallerie di prestigio, tra cui dieci.due! di Milano, L’Église e Spazio Ferramenta Off di Torino, Immaginaria di Firenze, Vanna Casati di Bergamo, e con Emuse editore. E continua a evolversi grazie a un'attenta osservazione del presente e dal dialogo costante tra dimensione intima e collettiva dell’esistenza. 

Inoltre la mostra, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo nell’ambito del programma Go! 2025 & Friends di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, è concepita dalla curatrice Marianna Accerboni come una sorta di laboratorio aperto, nell’ambito del quale è consentito al pubblico di accedere nella sede espositiva per disegnare e dipingere ispirandosi alle opere esposte. 

Orari di apertura della mostra: giovedì e venerdì 17 – 20 e sabato, domenica e festivi 11 – 21  (autobus linea 20, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) / ingresso libero

La rassegna è un progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti contemporanei del Nord Est, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, un mondo di pace e di condivisione.  

Espongono Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi

Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242
+39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com

 


 

LABORATORI GRATUITI a cura di Marianna Accerboni / Sala Carlo Sbisà / ore 16
Venerdì 27 giugno Laboratorio di pittura emozionale con il pittore Toni Zanussi.
Domenica 29 giugno Laboratorio di disegno per la scultura con lo scultore e fotografo Carlo Vidoni.
Venerdì 11 luglio Laboratorio di pittura a pastello secco con il pittore Claudio Mario Feruglio.

A conclusione di ogni laboratorio, seguiranno una visita guidata alla mostra condotta dalla curatrice e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

Domenica 13 luglio alle ore 18.30, nell’ambito del finissage della mostra, avranno luogo la premiazione del concorso dedicato al tema dei Confini liquidi e la premiazione delle opere realizzate durante i laboratori artistici. Seguiranno un intervento di musica blues, jazz e fusion con il Trio S’paz (Diego Zotti al piano, Edy Supp batteria e PCK sax) e una degustazione dei vini pregiati dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242
+39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com

 

Laboratori di pittura e disegno Laboratori di pittura e disegno

Dopo il successo dei laboratori con Jasna Merkù e Paolo Cervi Kervischer proseguono al Magazzino 26 del porto vecchio di Trieste i laboratori di pittura e disegno per adulti e bambini. istituiti un concorso e un premio ispirati al tema dei confini liquidi e della pace. si prosegue venerdì 27 giugno con il laboratorio di pittura emozionale diretto dal pittore Toni Zanussi.

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, visitabile alla Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste fino al 13 luglio 2025, prosegue il ciclo di laboratori gratuiti di pittura e disegno per adulti e bambini, tenuti dagli artisti partecipanti, ispirati al tema dei confini liquidi e della pace e curati da Marianna Accerboni. Sono inoltre istituiti un concorso aperto ad adulti e bambini e un premio di pittura in tema. 

(info e prenotazioni: +39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com).

Si prosegue venerdì 27 giugno dalle 16 alle 19 con il laboratorio di pittura emozionale condotto dal pittore Toni Zanussi.

Rimasto precocemente orfano dei genitori - scrive Accerboni -, si imbarcò giovanissimo su navi da crociera, formandosi sotto il profilo artistico nel corso dei suoi viaggi. Autodidatta, è stato molto apprezzato dal grande critico Gillo Dorfles, che lo definì Pittore della cosmogonia e della contaminazione tra materia e realtà sociale, artista del recupero degli sprechi e poeta. Da oltre quarant’anni le sue opere sono raccontate da molti scrittori e intellettuali ed esposte in giro per il mondo, da Venezia a Parigi, dove raccolgono successi sempre crescenti. 

Armoniosa sintesi tra sperimentazione estetica e concettuale ininterrotta, raffinata ricerca cromatica, accesa ma nel contempo sobria, e forte volontà di esprimere il proprio impegno civile, - scrive Accerboni - l’arte poetica di Zanussi veicola un messaggio di pace, quale mezzo espressivo universale per combattere chiusure ideologiche e ingiustizie sociali: un ricco immaginario, stilato secondo una cifra molto personale, equilibrata e sottilmente dinamica, che genera una pittura astrale, sgorgata dal cuore di un artista buono, intenso e riservato, dal gesto pittorico incantato.

I suoi lavori ci parlano del reale, trascendendone il significato e idealizzandolo attraverso simbolismi iconici e di speranza e collocandosi nell’ambito di quel filone espressivo orientato a un’interpretazione della realtà arricchita da suggestioni oniriche, fantastiche, metafisiche e surreali, che ha caratterizzato, in nome della libertà, buona parte dell’arte e persino dell’architettura del Novecento e contemporanea, a partire da Mirò per arrivare alle forme organiche dell’architetto statunitense Frank Gehry.

Inoltre la mostra, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo nell’ambito del programma Go! 2025 & Friends di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, è concepita dalla curatrice Marianna Accerboni come una sorta di laboratorio aperto, nell’ambito del quale è consentito al pubblico di accedere nella sede espositiva per disegnare e dipingere ispirandosi alle opere esposte. 

Orari di apertura della mostra: giovedì e venerdì 17 – 20 e sabato, domenica e festivi 11 – 21 

(autobus linea 20, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) / ingresso libero

La rassegna è un progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti contemporanei del Nord Est, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, un mondo di pace e di condivisione.  

Espongono Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi

 


 

DOVE: Sala Carlo Sbisà / Magazzino 26 / Porto Vecchio Trieste
DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 21 giugno 2025 alle 18.30
DATE MOSTRA: 7 maggio / 13 luglio 2025
ORARIO MOSTRA: giovedì e venerdì 17 / 20 e sabato, domenica e festivi 11 / 21 (autobus linea 20, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) / ingresso libero
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242
+39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com

 

ANDRO MERKÙ Andro Merkù

Sabato 21 giugno al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste terzo evento collaterale: visita guidata con il noto conduttore e giornalista Andro Merkù, speaker di radio monte Carlo e poliedrico artista. a seguire musica d’ambiente con Daniele Mastronuzzi (live electronics) e pck (sax soprano)

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo e curata da Marianna Accerboni, nella Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, sabato 21 giugno alle 18.30 avrà luogo il terzo degli eventi collaterali della rassegna. Protagonista sarà Andrò Merkù,  noto speaker di Radio Monte Carlo e poliedrico artista, che offrirà al pubblico un’originale e inedita interpretazione a più voci – quelle di alcuni dei suoi molteplici personaggi – dell’esposizione. La mostra è un progetto multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti del Nord Est e dei territori limitrofi, di matrici culturali diverse, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, un mondo di pace e di condivisione. In mostra, oltre un centinaio di lavori, realizzati in buona parte per l’occasione da Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Carlo Vidoni e Toni Zanussi mentre di Zoran Music e Luigi Spacal sono esposti pezzi rari e poco noti, selezionati tra le  loro opere più interessanti appartenenti alla prestigiosa collezione di Lia e Maurizio Zanei, una delle più rilevanti ed esaustive raccolte al mondo di dipinti di Music. 

Andro Merkù, è noto per la sua versatilità nel panorama radiofonico e televisivo italiano. Imitatore, autore, conduttore e giornalista triestino, ha iniziato la sua carriera nazionale a Radio24, dove per dieci anni ha collaborato al programma La Zanzara, distinguendosi per i suoi celebri scherzi telefonici. Nel 2019 è approdato a Striscia la notizia su Canale 5, dove ha ottenuto riconoscimenti per le sue imitazioni, in particolare quella dell'ex premier Giuseppe Conte. Dal 2020 è parte del team di Bonjour Bonjour, il morning show di Radio Monte Carlo insieme a Monica Sala, Stefano Andreoli e Davide Lentini. Parallelamente alla carriera radiofonica, Merkù si esibisce in spettacoli teatrali da lui scritti e interpretati, come Crisi d’identità, Bravomabasta!!! e Mistovoci senza panna, combinando cabaret, imitazioni e musica dal vivo. A giugno 2022 gli è stato conferito il prestigioso Premio Tomizza.

A seguire musica d’ambiente con Daniele Mastronuzzi (live electronics) e PCK (sax soprano), una visita guidata alla mostra OPEN e una degustazione di vini dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

 


 

DOVE: Sala Carlo Sbisà / Magazzino 26 / Porto Vecchio Trieste
DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 6 giugno alle 19.00
DATE MOSTRA: 7 maggio / 13 luglio 2025
ORARIO MOSTRA: giovedì e venerdì 17 / 20 e sabato, domenica e festivi 11 / 21 (autobus linea 19, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) ingresso libero
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
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Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242 - +39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com
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Nuova grammatica finlandese (Bompiani, 2000 / La nave di Teseo, 2022) Nuova grammatica finlandese
(Bompiani, 2000 / La nave di Teseo, 2022)

VENERDÌ 6 GIUGNO AL MAGAZZINO 26 DEL PORTO VECCHIO DI TRIESTE SECONDO EVENTO COLLATERALE: INCONTRO CON LO SCRITTORE DIEGO MARANI SUL TEMA COM’È CAMBIATA OGGI LA PERCEZIONE DEL CONFINE? 

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo e curata da Marianna Accerboni, nella Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, venerdì  6 giugno alle 19.00 avrà luogo il secondo degli eventi collaterali della rassegna, protagonista Diego Marani, scrittore e glottoteta di fama internazionale, che dialogherà con la curatrice sul tema molto attuale di Com’è cambiata oggi la percezione del confine? Argomento perfettamente in linea con il filo conduttore della mostra OPEN, progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di sette artisti contemporanei del Nord Est - Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi -, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, di cui fa parte, un mondo di pace e di condivisione.  

Siamo abituati a pensare al confine come ad una linea, una barriera che segna la fine di una cosa e l’inizio di un'altra – precisa Marani. - Ma in latino confine si dice limes e il limes era il viottolo che costeggiava i campi. Non divideva, accompagnava. Il confine non è dunque una cesura ma un luogo vero e proprio. Del resto in inglese si parla di borderland, un sostantivo che dà al confine un’estensione. 

Gli artisti di questa mostra esplorano la terra di mezzo del confine e la usano anche per misurare un loro confine artistico. Forse inconsapevolmente praticando l’antica religione romana devota al dio Terminus, celebrato l’ultimo giorno dell’anno, protettore dei confini non solo geografici ma anche morali ed etici. C’è in queste opere come in ogni confine, la certezza della provvisorietà. Come il confine non è mai definito per sempre ma cambia e cambia chi vi si affaccia, così l’arte non cessa di spostare i propri confini al punto da avere come unico vero confine la ricerca. Il confine ha un potere inaudito e spesso credendo di dividere noi dagli altri per impedire ogni commistione, finisce per far esistere un altro ancora, un terzo identitario che ha bisogno degli altri due per esistere. Queste opere - conclude lo scrittore - praticano esattamente questo artificio e si proiettano al di là di quello che esprimono, nella diversità degli stili e delle tecniche in un ammiccamento all’altrove che, ci si rende conto, scaturisce dal loro accostamento, dall’essere sapientemente riuniti in questa mostra.

Diego Marani (Tresigallo, Ferrara, 1959), dopo aver frequentato il Liceo Ginnasio Ariosto di Ferrara, nel 1983 si laurea in Interpretazione e traduzione alla Scuola superiore di lingue moderne per traduttori e interpreti di Trieste. Oltre all'inglese e al francese, studia professionalmente olandese e finlandese. Lavora come interprete e traduttore freelance e come giornalista per varie testate locali. 

 

Diego Marani nel suo studio a Bruxelles Diego Marani nel suo studio a Bruxelles

Nel 1985 inizia a lavorare al Consiglio dell'Unione europea (DGT) come traduttore e revisore, posizione che ha mantenuto fino al 2006, quando è entrato a far parte della direzione generale Cultura della Commissione europea e, dal 2010, della direzione generale Interpretazione, occupandosi in particolare della politica del multilinguismo, del sostegno alla traduzione letteraria, dell'apprendimento permanente e dell'apprendimento precoce delle lingue. In questo periodo è stato anche autore di discorsi per Leonard OrbanJosé BarrosoAntonio TajaniAndroulla VassiliouNel 2014 è stato consigliere del Ministro della Cultura Dario Franceschni durante la Presidenza italiana del Consiglio dell'UE. Dal 2015 lavora per il Servizio europeo per l’azione esterna, primo servizio diplomatico multinazionale, coordinando iniziative di diplomazia culturale. 

Il 16 giugno 2020 il Ministro Franceschini lo ha nominato presidente del Centro per il libro e la lettura (CEPELL). Nel luglio 2020 è stato nominato direttore "di chiara fama" dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, carica che ha mantenuto fino al settembre 2023.

È l'inventore della lingua artificiale chiamata Europanto, costituita da un insieme di tutte le lingue d'Europa, in cui  l’autore interpreta tale esperimento come una provocazione mossa ai puristi delle lingue, contro l'integralismo linguistico di chi predica la purezza delle lingue. In tale idioma totalmente inventato ha tenuto una rubrica fissa su giornali svizzeri e belgi a partire dal 1990. Attraverso il gioco intellettuale dell'Europanto, Marani invita a imparare le lingue sapendo vedere dietro ognuna di esse l'umanità di chi la parla. La lingua è uno strumento identitario ma è anche una porta aperta verso nuovi mondi, che ci aiuta a vedere meglio in noi stessi. In europanto ha pubblicato nel 1999 una raccolta di racconti (Las adventures des inspector Cabillot) e il 15 e 16 marzo 2024 al Teatro dei Fabbri di Trieste è andato in scena Eine posto keine platz, primo spettacolo recitato in europanto, scritto da lui stesso e da Elke Burul. 

Ha pubblicato per le maggiori case editrici italiane 24 libri, soprattutto romanzi, per la maggior parte tradotti in 15 lingue, in cui sviluppa e approfondisce la tematica dell'identità e dell'appartenenza, mettendo a frutto la sua esperienza di funzionario europeo. In altre opere affronta invece la tematica delle radici e della memoria.

Alcuni suoi libri presentano un taglio autobiografico: nel 2014 ha pubblicato un libro intitolato Lavorare manca, che intreccia autobiografia e considerazioni generali sullo stato in cui versa il lavoro al giorno d'oggi. Di particolare appeal è La città celeste, un amarcord di grande appeal, in cui rievoca con scrittura agile e brillante il periodo di studi universitari trascorso a Trieste, riuscendo a comporre con grande sensibilità, accanto a momenti di umorismo esilarante, un ritratto molto profondo, attento e informato della città. 

Il primo romanzo (in lingua italiana) è Caprice des Dieux, uscito nel 1994. Il romanzo Nuova grammatica finlandese (Bompiani, 2000), rieditato nel 2022, ha ricevuto il Premio Grinzane Cavour nel 2001 e il Premio Dessì nel 2002, oltre a numerosi riconoscimenti all'estero, tra cui l'European Literature Night Prize e l'Independent Foreign Fiction Prize. Con L’ultimo dei vostiachi ha vinto il Premio Selezione Campiello nel 2002. Il 18 luglio 2024 vince la 5ª edizione del Premio letterario Friuli Venezia Giulia. 

Collabora con il supplemento culturale del Sole 24 Ore, con Il Piccolo di Trieste, La Nuova Ferrara, la rivista online Piazza Enciclopedia Magazine e con il sito web eunews.it.

Opere pubblicate

  • Caprice des Dieux (romanzo, Il minotauro, 1994)  
  • Zanzare (romanzo, Il minotauro, 1995)  
  • Las adventures des inspector Cabillot (racconti, Mazarine, 1999)  
  •  Nuova grammatica finlandese (romanzo, Bompiani, 2000, Premio Grinzane Cavour 2001)  
  •  L'ultimo dei Vostiachi (romanzo, Bompiani, 2002, Premio Selezione Campiello 2002) 
  • A Trieste con Svevo (romanzo, Bompiani, 2003)  
  • L'interprete (romanzo, Bompiani, 2004)  
  • A Santiago per la Via della Plata (diario di viaggio, Terre di mezzo, 2005)
  • Il compagno di scuola (romanzo, Bompiani 2005, Premio Cavallini 2005)  
  • Come ho imparato le lingue (autobiografico, Bompiani, 2005)  
  • Enciclopedia tresigallese (romanzo, Bompiani, 2006)  
  • Sentieri partigiani in Italia. A piedi su alcuni dei più bei percorsi della Resistenza (Terre di mezzo, 2006)  
  • La bicicletta incantata (romanzo, Bompiani, 2007) 
  • L'amico delle donne (romanzo, Bompiani, 2008)  
  • Germania in bicicletta (collana Prima di partire, Ediciclo, 2010)  
  • Seguendo i propri passi (Terre di mezzo, 2010)  
  • Il cane di Dio (romanzo, Bompiani, 2012)  
  • Il cacciatore di talenti (romanzo, Barbera, 2013)  
  • Lavorare manca (romanzo, Bompiani, 2014)  
  • Vita di Nullo (romanzo, La Nave di Teseo, 2017)  
  • Il ritorno di San Giorgio (romanzo, La nave di Teseo, 2019)  
  • La città celeste (romanzo, La nave di Teseo, 2021)  
  • L'uomo che voleva essere minoranza (romanzo, La nave di Teseo, 2022)  
  • L'ultima falsità (romanzo, La nave di Teseo, 2025)  

Seguirà una visita guidata alla mostra OPEN e una degustazione di vini dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

 


 

DOVE: Sala Carlo Sbisà / Magazzino 26 / Porto Vecchio Trieste
DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 31 maggio alle 18.30
DATE MOSTRA: 7 maggio / 13 luglio 2025
ORARIO MOSTRA: giovedì e venerdì 17 / 20 e sabato, domenica e festivi 11 / 21 (autobus linea 19, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center) / ingresso libero
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
Info: www.triestecultura.it
Ufficio stampa Daniela Sartogo +39 342 855 1242 - +39 335 6750946 / marianna.accerboni@gmail.com
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Vista dal Castello di Duino sul castel vecchio di Duino, la prima rocca costruita intorno all'XI secolo  Vista dal Castello di Duino sul castel vecchio di Duino, la prima rocca costruita intorno all'XI secolo

SABATO 31 MAGGIO AL MAGAZZINO 26 DEL PORTO VECCHIO DI TRIESTE PRIMO EVENTO COLLATERALE CON LA PROIEZIONE DEL VIDEO UN UOMO UN CASTELLO UN INCONTRO. RILKE. LA POESIA È MUSICA DEL MAESTRO SILVIO DONATI 

Nell’ambito della mostra OPEN. Confini di luce per un mondo di pace, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo e curata da Marianna Accerboni, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, sabato 31 maggio alle 18.30 avrà luogo il primo degli eventi collaterali della rassegna, che sarà introdotto dalla curatrice con il compositore Silvio Donati: ci sarà infatti la proiezione ufficiale del video Un uomo, un castello, un incontro. Rilke. La poesia è musica (39’, in italiano e tedesco), nato da un’idea e con musiche inedite di Donati e con le voci recitanti degli attori Giuseppe Bevilacqua e Karin Kofler, dedicate a Rainer M. Rilke (Praga, Cechia 1875 – Montreux, Svizzera 1926), alle Elegie duinesi, il suo poema più importante, e ad altri suoi versi.  

Le Elegie duinesi furono ideate e inizialmente composte dal grande poeta austriaco di origine boema - considerato il maggior autore di liriche in lingua tedesca dell'età moderna - proprio durante uno dei suoi soggiorni al Castello di Duino, da cui trasse ispirazione, ospite dall'ottobre 1911 a maggio 1912 della principessa Marie di Torre e Tasso Hohenlohe, cui dedicò la maggior parte delle Elegie. Pittrice, grande amica e sostenitrice del poeta, la nobildonna tradusse le Elegie e per leggerne le ultime, concluse da Rilke dieci anni dopo, si recò fino al castello di Muzot, a Sierre, nel Cantone vallese in Svizzera, dove lui si era trasferito dal 1921 al 1926.

La Fondazione Rainer Maria Rilke, ente benefico fondato nel 1987 nel Comune di Sierre (Svizzera) con il fine di aumentare la consapevolezza di Rilke e del suo lavoro attraverso varie iniziative culturali e di promuovere gli scambi culturali tra le comunità linguistiche in tutte le forme, ha scritto nella persona di Sara In-Albon, al M° Silvio Donati: 

“Ho visionato il DVD e sono stata profondamente colpita dalla sua composizione musicale. È riuscito a catturare con grande sensibilità l’equilibrio tra malinconia e bellezza, sentimenti spesso evocati nell’opera di Rilke. Le immagini del Castello e del suo parco rafforzano magnificamente questo legame con i momenti vissuti da Rilke in quei luoghi. Le voci scelte per la lettura delle Elegie raggiungono una dimensione emotiva che mi ha colpito molto. Le Elegie sono così belle recitate in italiano…”.

Il video è perfettamente in linea con il tema della mostra, progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti contemporanei del Nord Est - Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi -, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, di cui fa parte, un mondo di pace e di condivisione. 

Il viale d'accesso al Castello di Duino Il viale d'accesso al Castello di Duino

Il Castello

Eretto nel quattordicesimo secolo sulle rovine di un avamposto di guardia romano del periodo di Diocleziano (III d.C.), il castello divenne infatti nel Settecento centro culturale e umanistico, mantenendo tutt’oggi attivissima tale tradizione. Grazie alla liberalità dei principi di Torre e Tasso, ha ospitato nel corso dei secoli grandi personalità di ogni provenienza: da Elisabetta (Sissi) e dall’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e dai Conti di Chambord a Johann Strauss, Franz Liszt, Hugo von Hofmannsthal, Gabriele d’Annunzio, Paul Valery, Mark Twain, Eugène Ionesco e Karl Popper. E, in particolare durante l’ultima guerra mondiale, ospitò le truppe alleate. Tutt’ora, data la sua posizione strategica, è considerato luogo privilegiato e simbolico d’incontro tra la cultura mitteleuropea e quella italiana.

Rilke, le Elegie e il Castello

Del Castello di Duino Rilke scrisse nella settima elegia "Essere qui è magnifico" e poi a un amico: è "un castello immensamente arroccato sul mare, che come un promontorio di esistenza umana guarda con alcune finestre su una distesa marina smisuratamente aperta, direttamente sul Tutto, verrebbe da dire”.

Uno splendido sentiero, che porta al maniero e guarda il mare dalle rocce, è stato intitolato a Rilke perchè il poeta affermò che, mentre passeggiava lungo le falesie a picco sull’Adriatico nei pressi del Castello, udì una voce rivolta a lui pronunciare in modo chiaro i versi iniziali della prima Elegia: “Chi, se pur gridassi, mi udrebbe dalle schiere degli angeli?“, che si affrettò a trascrivere nel suo taccuino. Nei giorni seguenti compose le bozze delle due prime Elegie (di una serie di dieci) nonché frammenti e passaggi che sarebbero stati aggiunti in seguito alle ultime Elegie, comprese le parole d’introduzione alla decima.

Il video, che riporta in copertina un’opera dedicata dal pittore triestino Bruno Chersicla a Rilke e alle Elegie, quale omaggio a Donati, intende seguire i passi del poeta in un lembo di terra tra le scintillanti onde dell’Adriatico, visibili anche dalle finestre del maniero a picco sul mare, e tra gli alberi e i cespugli della landa carsica sferzata dalla Bora. E saranno proprio le raffiche del vento a suggerirgli i versi, a farlo vibrare di emozioni, che poi saprà tradurre in riflessioni profonde tanto da giungere a una personalissima interpretazione della vita e dell’uomo. Alle Elegie duinesi e non solo, si è ispirato il compositore Silvio Donati per le musiche originali e gli arrangiamenti che costituiscono la colonna sonora del video. Gli strumenti musicali, le voci degli attori e le immagini ci conducono in  un’evocazione quasi onirica, in cui il tempo è ancora inebriato dalla luce antica e da un suono eterno. 

Musiche originali e arrangiamenti di Silvio Donati eseguite dall’autore al pianoforte e sintetizzatori / Simona Slokar violoncello / Edit Milibák violino / Marco Bardi oboe / Claudio Verh fagotto / Aleksi Jercog fisarmonica

Riprese video e montaggio: Giovanni D’Alessio ed Enzo Iannacone

Presentazione e drammaturgia: Patrizia Valli 

Il M° Silvio Donati al pianoforte Il M° Silvio Donati al pianoforte

Silvio Donati, triestino, figlio d’arte, compositore e pianista, ha alle spalle un’importante carriera concertistica e compositiva, che lo ha portato ripetutamente all’estero. Diplomatosi al Conservatorio G. Tartini di Trieste, dopo vari stages internazionali, tra cui la specializzazione in musica elettronica e vari concerti a Bayreuth, inizia una carriera concertistica e compositiva che lo condurrà in numerosi stati europei e nel Nord America e per la quale sarà più volte premiato.

Numerose e di pregio sono le sue partecipazioni con accompagnamento a film muti come Little American di C. De Mille, alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone e al film muto Limite del brasiliano Mario Peixoto al Festival Internazionale del Cinema Latino Americano, della giuria del quale fa parte fin dagli esordi per l’attribuzione del premio per la migliore colonna sonora. Per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia compone e arrangia le musiche di Haydn, Prokofiev e Galluppi per le Marionette di Podrecca. Collabora con il Festival Ingeborg Bachmann di Klagenfurt con uno Special commissionatogli dalla ORF Television channel. Per il Centro Servizi e Spettacoli di Udine realizza la colonna sonora del lavoro teatrale La luce nelle tenebre, che debutta al Mittelfest di Cividale del Friuli e da cui è tratto un CD omonimo, e The Fever di Fallace Shawn, in scena anche a Roma. Alterna l’attività di concertista come solista e con varie formazioni orchestrali e di compositore con diverse pubblicazioni discografiche, tra cui Musica in scena, L’antico incontra il moderno, Impression. Attualmente si dedica alla composizione di musiche per il teatro 

in Italia e all’estero.

Per quanto riguarda l’attività di sperimentazione, perseguita fin dagli anni giovanili, fa rivivere la musica classica nel presente attraverso l’uso nelle sue composizioni di strumenti elettronici o impiega viceversa gli strumenti del passato per interpretare i ritmi del nostro tempo secondo il concetto L’antico incontra il moderno.

Per la sua attività il Comune di Trieste lo ha insignito del Sigillo Trecentesco della città.

Molto noto per le colonne sonore di film e documentari, nel 2017 ha composto le musiche per il film I dimenticati della Transiberiana, prodotto dalla Prelude Media di Parigi per la regia della francese Christiane Rosato, che le ha definite “l’anima del film”, il quale scopre la grande epopea dei trecento friulani che all’inizio del secolo scorso parteciparono alla costruzione della linea ferroviaria che attraversa la Russia da Ovest a Est. 

Seguirà una visita guidata alla mostra OPEN e una degustazione di vini dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).