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SABATO 2 DICEMBRE 2023 ALLA SALA XENIA di TRIESTE INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “FABIO COLUSSI. VENEZIA E OLTRE”

INFORMAZIONI UTILI:

Inaugurazione: Sabato 2 dicembre 2023 · ore 18.30
Dove: Sala Xenia della Comunità Greco-Orientale di Trieste (Riva 3 Novembre, 9) ·· Trieste
Quando: 2 dicembre 2023 – 15 gennaio 2024
Orario: tutti i giorni 10 – 13 e 17 – 20 / chiuso 25 dicembre 2023 e 1 gennaio 2024
A cura di: Marianna Accerboni
Catalogo:
Info e contatti: +39 335 6750946 · +39 347 6965772
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NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:

Domani lunedì 15 gennaio ultimo giorno per visitare alla sala Xenia di Trieste la personale del pittore Fabio Colussi intitolata “Venezia e Oltre”

Domani lunedì 15 gennaio ultimo giorno per vedere alla Sala Xenia di Trieste (Riva 3 Novembre 9) la personale del pittore Fabio Colussi intitolata “Venezia e oltre” e curata da Marianna Accerboni. La rassegna, visitata finora da più di 1500 persone, propone una quarantina di oli dedicati alle vedute marine di Trieste e di Venezia, per la maggior parte inediti e realizzati negli ultimi due anni prevalentemente su tela. Èstata recensita anche dalla rivista online “Altritaliani” di Parigi, diretta da Michèle Gesbert, che segnala le eccellenze italiane nel campo della cultura e dell’arte (orario 10-13 e 17-20/ info 347 6965772).


COMUNICATO STAMPA:

Pescatori a Venezia, 2022 - olio su tela - cm. 50x70 Pescatori a Venezia, 2022 - olio su tela - cm. 50x70

Sabato 2 dicembre 2023 alle ore 18.30 si apre alla Sala Xenia della Comunità Greco-Orientale di Trieste (ex Sala Giubileo, Riva 3 Novembre 9) la mostra “Fabio Colussi. Venezia e oltre”, curata dal critico Marianna Accerboni, che introdurrà l’esposizione assieme a Gabriella Pastor. In mostra una quarantina di oli dedicati alle vedute marine di Trieste e di Venezia, per la maggior parte inediti e realizzati negli ultimi due anni prevalentemente su tela (fino al 15 gennaio 2024/ orario 10-13 e 17-20/ chiuso 25 dicembre 2023 e 1 gennaio 2024/ info 347 6965772).

Maestro del contrappunto luministico - scrive Accerboni -, Fabio Colussi sa ricostruire con delicata e calibrata vena lirica il fascino di Trieste e di Venezia e del loro mare. La medesima, sottile inclinazione neoromantica, intrecciata a una personale e sensibilissima vena cromatica e a una grande abilità tecnica, caratterizza le sue vedute. Così l’artista sa descrivere gli incantati tramonti e le albe che sorgono nel golfo di Trieste e catturare l’ineffabile e magica luce della Serenissima e la pace della laguna, consegnandoci un angolo di mondo, in cui poter sognare ancora, grazie al prezioso virtuosismo di questo poeta del paesaggio. 

Memore di una vena neoclassica, che appartiene culturalmente a Trieste, sua città d’origine, l’artista prosegue in modo del tutto personale l’antica tradizione di pittori e vedutisti attivi a Venezia nel ‘700 quali Francesco Guardi e Canaletto, vicino al primo per ispirazione poetica e al secondo per l’interpretazione più razionale dei luoghi. Ma, agli esordi, Colussi ha guardato anche ad altri artisti, in questo caso giuliani, come Giuseppe Barison, Giovanni Zangrando, Ugo Flumiani e Guido Grimani, tutti in un modo o nell’altro legati alla grande tradizione pittorica e coloristica veneziana, che rappresentava un importante punto di riferimento, nel secondo Ottocento e nel primo Novecento, accanto all’Accademia di Monaco, per i pittori triestini. 

Venezia, 2023 - olio su tela - cm. 50x100 Venezia, 2023 - olio su tela - cm. 50x100

Altro fulcro fondamentale fu infatti per loro anche la cultura austro-tedesca. E non a caso nelle opere di molti di questi, così come in quella di Colussi, compare spesso una luce azzurro-grigia, che più che un colore rappresenta un’atmosfera, una sorta di evocazione di quello “sturm und drang” (tempesta e impeto), che nel mondo germanico pose le basi del Romanticismo: punti di riferimento che costituiscono delle interessanti chiavi di lettura della pittura dell’artista triestino, in particolare per quanto riguarda la sua interpretazione del tema della veduta marina, che Colussi sa rivisitare attraverso intuizioni, luminosità e ispirazioni che alludono istintivamente anche alla cultura visiva mitteleuropea.  

Dotato di un talento naturale, che ha saputo coltivare nel tempo con passione e tenacia, Colussi è riuscito a delineare una propria maniera intensa e precisa, ma nel contempo sobria, essenziale e sottilmente poetica. Che fa vivere il paesaggio soprattutto della luce (diurna o notturna che essa sia), ottenuta attraverso ripetute e raffinate velature e un cromatismo deciso ma morbido.

Equilibrio e sensibilità caratterizzano i suoi dipinti, nei quali il pittore sa legare molto armoniosamente il linguaggio del passato con le esigenze di linearità di quello moderno. Ne escono - conclude Accerboni - delle vedute marine che poggiano la loro veridicità sulla storia e sulla luce e in cui le antiche e raffinate architetture si fondono con un cielo e un mare intensamente azzurri, che riflettono e suggeriscono, sempre mediante la luce, un senso di pace e atarassia, che appare anche nei dipinti dedicati alla laguna. 

Sera a Trieste, 2020 - olio su tela - cm. 50x80 Sera a Trieste, 2020 - olio su tela - cm. 50x80

Fabio Colussi nasce nel 1957 a Trieste, dove vive e opera. È in un certo senso autodidatta, poiché si è formato studiando i grandi pittori triestini del passato, sospesi tra la lezione artistica della pittura veneziana e quella proveniente dalla cultura mitteleuropea. Dipinge i primi acquerelli a quattro anni, i temi sono paesaggi, boschi e figure realizzati anche a pastelli a cera; più tardi approccia la tempera e l’acrilico, per poi passare nei primi anni Novanta all’olio su tela e su tavola, tecnica affrontata secondo i parametri antichi, che è rimasta la prediletta. Per realizzare i suoi lavori, trae spunto dagli schizzi annotati su un taccuino che porta sempre con sé e che talvolta sono implementati, per quanto riguarda le architetture, da appunti fotografici. 

Colussi è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all'estero (Stati Uniti, Germania, Spagna e Australia, Dubai). Ha esposto a livello nazionale ed europeo, a Bruxelles, in Croazia e in Montenegro, suscitando grande consenso.