Eventi

Leonor Fini segreta. Ceramica e Pittura, Note e Profumi

INFORMAZIONI UTILI:

Inaugurazione: domenica 10 aprile · ore 10.00
Dove: MIDeC / Museo Internazionale del Design Ceramico · Lungolago Perabò 5 • Laveno- Mombello (Varese)
Quando: 10 aprile · 3 luglio 2022
Orario: mar mer gio 10.00 - 12.30 / ven 10.00 - 12.30 e 14.00-17.00 / sab e dom 10.00 - 13.00 e 14.00 -17.00 / lunedì chiuso
A cura di: Marianna Accerboni
Catalogo:
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Una mostra multimediale di pittura, musica e percezione olfattiva, che prosegue l’indagine sulla personalità e l’arte della grande pittrice attraverso la sua fondamentale formazione giovanile a Trieste 

MIDeC / Museo Internazionale del Design • Laveno-Mombello (Varese)
10 aprile • 3 luglio 2022

Mostra promossa da 
Associazione Foemina APS • Trieste

in coorganizzazione con 
Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese)

ideazione, allestimento e curatela 
arch. Marianna Accerboni

inaugurazione: domenica 10 aprile ore 10


NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:

Domenica 3 luglio ultimo giorno per visitare la mostra Leonor Fini Segreta al Midec / museo internazionale del design ceramico di Laveno-Mombello (va), che chiude con un bilancio molto positivo di pubblico e critica

Domenica 3 luglio è l’ultimo giorno per visitare la mostra “Leonor Fini segreta” al MIDeC / Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello (VA), promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune e curata da Marianna Accerboni. L’esposizione, che ha proposto dipinti, preziose ceramiche, abiti, video, lettere e documenti in gran parte inediti, ha riscosso grande successo di pubblico e di critica grazie anche alla partecipazione di numerosi visitatori stranieri: numerosi tedeschi, olandesi, belgi, francesi e americani, oltre a molti italiani, hanno visitato la rassegna dedicata alla grande pittrice, esprimendo vivo apprezzamento per la sua arte - attualmente in grande rilancio a livello internazionale - e per l'insolito intreccio di questa con la musica e la performance olfattiva, che sottende l'esposizione, sottolineata da numerosi eventi collaterali (orario: sabato 2 luglio 15 - 20, domenica 10 -13 e 14.30 - 19 / info +39 335 6750946)


COMUNICATO STAMPA:

1.b. Leonor Fini - Ritratto di Maria Giussani - 1946 - olio - cm 25x21 - collezione privata, Trieste - © Marianna Accerboni Leonor Fini - Ritratto di Maria Giussani - 1946 - olio - cm 25x21
collezione privata, Trieste - © Marianna Accerboni

Dal 10 aprile al 3 luglio 2022 è visitabile al MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello (Varese) la mostra multimediale di ceramica e pittura, musica e percezione olfattiva, intitolata Leonor Fini segreta. Ceramica e Pittura, Note e Profumi

La rassegna è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno- Mombello, ideata e curata sul piano critico da Marianna Accerboni e promossa dall’Associazione Foemina APS con la sponsorizzazione tecnica di Ciaccio Arte, dell’Associazione Amalago per la promozione artistica e culturale del Lago Maggiore e di Videoest Trieste. E prosegue, a poco più di 25 anni dalla morte di Leonor, anche attraverso opere mai esposte in assoluto, l’indagine della curatrice sull’arte e la personalità della grande pittrice surrealista, che fu anche costumista, scenografa, incisore, illustratrice e scrittrice di fama e frequentazioni internazionali (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996). 

 

Zuppiera Zuppiera del servizio Urbino con decoro Scacchi felini,
1956 - designer Guido Andloviz, decoro L. Fini, eseguito
a stampa su terraglia forte, smalto bianco - marchio Lavenia
produzione S.C.I.

In  primo piano nella rassegna del MIDeC - unico museo al mondo a detenere le preziose ceramiche realizzate nel ’51 con decori tratti da disegni della Fini, dalla S.C.I. - Società Ceramica Italiana di Laveno-Mombello - è l’ampia sezione dedicata a tali materiali, che rappresenta una sorta di mostra nella mostra. Infatti un’ottantina di pezzi rari e spesso inediti testimonia l’attività di designer di Leonor per la S.C.I, alla quale fu chiamata a collaborare da Guido Andloviz, designer d’avanguardia e direttore artistico della fabbrica, che ideò le forme del vasellame. Si tratta di vasi, servizi da tavola e da the, fogli di lavoro preparatori, una matrice in rame con i bozzetti della pittrice e riviste d’epoca. Le ceramiche sono decorate mediante decalcomanie tratte dai disegni di Leonor o con suoi motivi impressi a stampa. Una vera chicca poiché finora tali manifatture non erano mai state citate nei numerosi cataloghi e volumi d’arte dedicati all’artista. Di particolare pregio e interesse è lo straordinario servizio da tavola per otto persone del 1956 composto da 27 pezzi, completo, introvabile e mai esposto, intitolato “Urbino”.

Già presentata con successo e con accenti diversi all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e di Parigi e al Polo museale del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, la mostra propone anche oli, disegni, incisioni, abiti appartenuti all’artista, video con interviste a lei e a personaggi che la conobbero e un’analisi sul piano letterario e grafologico della sua personalità comparata a quella degli amici artisti Arturo Nathan e Gillo Dorfles. Le composizioni musicali Notturno - Solitudine Surrealista e Meditation, create per l’occasione dal musicista italo-brasiliano Paolo Troni, rappresentano la colonna sonora della mostra per tutta la sua durata e i profumi Lolò e Kot, come lei chiamava il grande intellettuale polacco Costantin Jelenski, suo storico compagno, creati dalla curatrice in esclusiva per la rassegna, rappresentano la “colonna olfattiva” dell’esposizione e sono tesi anch’essi a interpretare il temperamento della Fini.

copertina_catalogo Copertina Catalogo

Che la mostra analizza anche approfondendo il suo fondamentale e intenso rapporto con Trieste, luogo d’origine della madre, dove Malvina Braun condusse la figlia piccolissima. Qui la pittrice si sarebbe formata sul piano artistico-culturale fino all’età di circa vent’anni, quando si trasferì a Parigi, rimanendo però sempre molto legata alla città giuliana, da cui provengono la maggior parte delle opere e dei materiali esposti e che tanto avrebbe influenzato la sua arte. 

La mostra è accompagnata da un catalogo dall’elegante veste grafica con testi e immagini rari e inediti, edito dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per la rassegna e curato da Marianna Accerboni. Catalogo e profumi sono disponibili nel bookshop della mostra, contattando +39 335 6750946 o scrivendo a leonorfinisegretalaveno@gmail.com

Il catalogo

È disponibile in mostra anche il catalogo dall’elegante veste grafica edito dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per la rassegna. Curato da Marianna Accerboni, è composto da 80 pagine e contiene un centinaio di immagini per la maggior parte inedite mentre i testi sono tutti inediti: l'introduzione è firmata dal Direttore dell'Istituto, lo scrittore e glottoteta Diego Marani (l’ultimo suo libro La città celeste, pubblicato da La Nave di Teseo, è un affascinante atto d’amore per Trieste), gli altri approfondimenti sono di Marianna Accerboni. Maria Grazia Spirito, già direttrice del MIDeC, firma il testo dedicato alle ceramiche e Mauro Galli, direttore dell'AGI - Associazione Grafologica Italiana, Sezione di Trieste, analizza la grafia della Fini accanto a quella degli amici Arturo Nathan, raffinato e importante pittore triestino noto internazionalmente, e Gillo Dorfles, famoso critico, estetologo e artista.  

Il volume è piuttosto esaustivo per quanto riguarda la vita, la personalità e l'arte di Leonor e riporta varie notizie inedite su tali temi, derivanti dalle ricerche di Accerboni. È suddiviso in più sezioni: Ritratti e personaggi, Sua Maestà il gatto, L'illustrazione, Le ceramiche, Gli abiti di Leonor, Leonor Fini Arturo Nathan Gillo Dorfles, Un profumo per Leonor e una biografia illustrata da immagini inedite. 

 

Foto web - I profumi Lolò e Kot ispirati alla personalità e alla vita di Leonor Fini I profumi Lolò e Kot ispirati alla personalità e alla vita di Leonor Fini

Biografia Leonor Fini (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996)

Nata a Buenos Aires nel 1907 da Erminio Fini di origini beneventane e dalla triestina Malvina Braun di ascendenza tedesca, slava e veneziana, si forma culturalmente e artisticamente fino a vent’anni nel vivace milieu culturale di Trieste, dov’era giunta a un anno, a contatto con i pittori Arturo Nathan, Edmondo Passauro, Carlo Sbisà. Pittrice autodidatta, illustratrice (più di 50 libri), costumista, scenografa e scrittrice, dopo aver eseguito molti ritratti secondo uno stile ancora tradizionale, assimila a Milano, non ancora ventenne, l’influenza novecentista grazie all’incontro con il classicismo di Achille Funi e il tonalismo di Carlo Carrà e Arturo Tosi. 

Trasferitasi nel 1931 a Parigi, abbandona tale stile per divenire rapidamente una delle più significative e originali rappresentanti del Surrealismo, cui pervenne in seguito anche al contatto con de Chirico, Savinio, de Pisis, Campigli e i Surrealisti d’oltralpe.

Nel ‘36 espone a New York alla Julien Levy Gallery e alla rivoluzionaria mostra Arte fantastica, Dada e Surrealismo al MOMA. E poi a Roma, Parigi e Londra, più volte alle Biennali di Venezia e San Paolo; presente, tra le altre, nelle permanenti di MOMA, Tate Modern, Centre Georges Pompidou. Fino ai primi anni ’60 dipinge molti ritratti, tra cui quelli degli amici Genet, Moravia, Carrington, Oppenheim, Morante.

Legatissima a Trieste e alla figura materna, donna dai molti amori, mantenne per decenni una triangolazione affettiva stabile con il diplomatico e pittore Stanislao Lepri e con l’intellettuale polacco Kostantin Jelenski, con i quali condivise la propria abitazione parigina fino alla loro morte. Da allora si isolò volontariamente in una fattoria a St-Dyé sur Loire, dove oggi riposa accanto a loro.

loghi

 

LEONOR FINI SEGRETA. CERAMICA e PITTURA, NOTE e PROFUMI


INFO: +39 0332 625551 / +39 335 6750946

leonorfinisegretalaveno@gmail.com

Segreteria MIDeC - segreteria@midec.org

 

Il catalogo e i profumi sono disponibili nel bookshop della mostra

o contattando +39 335 6750946 o scrivendo a leonorfinisegretalaveno@gmail.com

 

Ufficio Stampa del Comune di Laveno-Mombello (Varese) 

Francesco Bonadiman - c.bonadiman@gmail.com

 

Ufficio Stampa della mostra

Studio Pierrepi - Alessandra Canella / +39 348 3423647 / canella@studiopierrepi.it