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JACQUES TOUSSAINT. PASSATO / FUTURO / ESTETICA / FUNZIONE: DA VENERDÌ 4 MARZO 2022 IN MOSTRA A TRIESTE DA SPAZIOCAVANA LA COLLEZIONE PRIVATA DEL DESIGNER FRANCESE E ALCUNE SUE SCULTURE MOBILI

INFORMAZIONI UTILI:

Inaugurazione: Venerdì 4 marzo
Dove: SpazioCavana – via San Sebastiano 1- Trieste
Quando: 4 - 19 marzo 2022
Orario: da martedì a sabato 10 - 13 e 15 - 19.30
A cura di: Marianna Accerboni
Info e contatti: +39 335 6750946 · per prenotare una visita guidata: 040 632191
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COMUNICATO STAMPA:

Aldo Rossi - Il libro La Conica e altre caffettiere e la caffettiera per Alessi in  alluminio lucido, 1988 Aldo Rossi - Il libro La Conica e altre caffettiere e la
caffettiera per Alessi in alluminio lucido, 1988

VENERDÌ 4 MARZO si apre allo SpazioCavana di Trieste (via S. Sebastiano 1) la rassegna JACQUES TOUSSAINT. PASSATO / FUTURO / ESTETICA / FUNZIONE. In mostra oltre 150 pezzi di design della collezione personale dell’artista-designer francese, nato a Parigi nel 1947. Formatosi nella sua gioventù parigina a contatto con l’arte informale o, come la chiamavano in Francia, “La seconde École de Paris”, ha iniziato la sua attività artistica in Italia nel 1971 dopo aver studiato all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts della capitale francese. 

I pezzi esposti provengono dal suo archivio storico presente nel Piccolo museo da lui fondato a Pieve del Grappa (Treviso) e costituito, nel corso di più di cinquant’anni di attività, da prototipi di mobili disegnati, tra gli altri, da Enzo Mari, Achille Castiglioni, Ross Littell, Alfred Roth, Werner Max Moser, da pezzi di Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Ed Wettstein, Pierre Aleschinky, Bram Van Velde, Jean Bazaine, Aldo Rossi, Mario Botta, Tapio Wirkkala, Pompeo Pianezzola, Markku Kosonen, Silvia Levenson; da documenti, disegni, stampe, fotografie e da opere d’arte di Emilio Tadini e Gianfranco Pardi. Oggetti che hanno segnato un’epoca e sono stati raccolti  da Toussaint durante una lunga collaborazione con questi designer e artisti e nel corso della sua attività di consulenza con le aziende Bernini, Matteo Grassi, Dimensione Fuoco, Interflex e Arbos tra gli anni Ottanta e Novanta. Accanto a tali materiali compaiono anche cinque sue sculture in acciaio inox spazzolato, eleganti, raffinatamente ingegnose all’insegna del minimalismo e in parte anche mobili, ispirate alla logica creativa dello svizzero Max Bill: poliedrico artista, grafico, architetto e designer, rigoroso, essenziale, razionale e sottilmente lirico, com’è un po’ lo stesso Toussaint. Un ciclo, quello scultoreo di Jacques, intitolato “Statico / Dinamico”, iniziato nel 1997 e ripreso recentemente e di cui ogni pezzo è realizzato in soli tre esemplari.

Fino al 19 marzo (orario: da martedì a sabato 10 - 13 e 15 - 19.30/ per prenotare una visita guidata  contattare lo 040 632191). 

A Pieve del Grappa, - scrive Marianna Accerboni - nell’antico casolare del Seicento immerso in un paesaggio dal respiro tiepolesco dove vive dal 2000, Jacques Toussaint, colto e raffinato designer francese, contraddistinto da un personale linguaggio affine a una certa essenzialità contemporanea, ha fondato anche il Piccolo museo. Qui organizza mostre e alterna presentazioni del suo archivio storico costituito da prototipi di mobili creati da designer di fama internazionale e da opere d’arte di diversi autori.

Questi oggetti che mi sono appartenuti in passato e hanno ornato i muri delle mie case, - afferma Jacques Toussaint - potrebbero accompagnare oggi qualcun altro in un nuovo percorso. Sono quelli che mi sono stati vicini tanto da far parte del mio ambiente domestico e che si ritrovano sfogliando le pagine di alcune riviste o che sono stati fotografati in molti dei miei cataloghi. Per un artista giovane, evidenziare la propria creatività, permeata dalla cultura del momento, è la priorità che va di pari passo con la ricerca del proprio linguaggio e di una certa visibilità. È successo anche a me negli anni Sessanta - conclude il designer francese - poi tutto cambia, anche questa priorità.