Eventi

PREMIO DI VETRO 'ELCA RUZZIER' - X EDIZIONE. QUEST'ANNO SARA' ASSEGNATO ALL'ARCHITETTO MARIANNA ACCERBONI, “UNA VITA PER L’ARTE”: LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE SI TERRA' MERCOLEDI' 17 OTTOBRE, ALLE ORE 18, NELL'AUDITORIUM DEL MUSEO REVOLTELLA

Premiazione: Mercoledì 17 ottobre · ore 18.00
Dove: Auditorium Museo Revoltella · Via Armando Diaz, 27 · Trieste
Quando: 17 ottobre 2018
Orario: ore 18.00
A cura di: Marianna Accerboni
Info e contatti: +39 335 6750946  
Downloads: Scarica l'invito

COMUNICATO STAMPA:

Marianna Accerboni (ph Franco Viezzoli) Marianna Accerboni (ph Franco Viezzoli)

Il Premio di Vetro 'Elca Ruzzier' - X edizione - sarà assegnato all'architetto Marianna Accerboni nel corso di una cerimonia che si terrà mercoledì 17 ottobre, alle ore 18, nell’Auditorium del Museo Revoltella di via Diaz 27.

Interverranno l’Assessore alla Comunicazione, Teatri e Pari Opportunità Serena Tonel e la Presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Trieste Laura Di Pinto.

Il prestigioso riconoscimento - istituito nel 2007 dalla Commissione nel ricordo dell'ex commissaria Elca Ruzzier, cofondatrice del GOAP - è finalizzato alla valorizzazione di figure di donne triestine appartenenti al mondo della cultura, delle scienze, dell'economia, dell'arte e dello sport.

Nel corso dell’appuntamento, a sottolineare l'amore per le arti che Accerboni ha sempre dimostrato a tutto tondo, l’architetto rievocherà brevemente, per immagini e parole, il proprio intenso e poliedrico percorso artistico, costellato di numerosi eventi e performance multimediali di arte visiva, luce e musica, realizzati in Italia e all’estero. E proporrà al pubblico anche una sorpresa di luce, interpretata dalla bella voce del soprano Marianna Prizzon, accompagnata al pianoforte da Alessandra Sagelli. Verrà quindi presentata per la prima volta una composizione inedita composta per l'occasione e a lei dedicata dal Maestro Silvio Donati.

Marianna Accerboni, triestina, è architetto-scenografo, critico d’arte e d’architettura. Ha vissuto 20 anni a Venezia. Laureata all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con una tesi in Scenografia sull’immagine mentale della città lagunare, vi ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Da Venezia, dov’era assistente ai costumi alla Fenice, sono scaturiti importanti lavori di scenografia, allestimenti di mostre, creazione di eventi d’arte e arredamenti in Svizzera, Austria, Inghilterra, Roma, Firenze, Bruxelles e una lunga collaborazione con lo scenografo Luciano Damiani. La passione per la critica d’arte e d’architettura ha sempre accompagnato, fin da giovanissima, la sua attività artistica, sostenendola e aggiornandola. L’interesse per la Scenografia si è poi tradotto nella creazione di eventi di luce, con cui sottolinea le mostre e gli eventi più rilevanti (più di 660 fino a oggi) che ha  curato come critico d’arte. In quest’ultima veste collabora da decenni con Il Piccolo di Trieste, ha collaborato per anni con il giornale l’Arena di Verona, ho scritto pezzi per Brava Casa, Art e Dossier e testate specialistiche (oltre 3300 articoli) e realizzato numerosi cataloghi d’arte, di cui spesso ha curato anche la linea grafica, e interviste (Dorfles, Daverio, Richard Rogers, Gregotti, Nureyev, Ughi ecc.).

Ha scritto di lei il critico Flaminio Gualdoni: Le esperienze d’architettura e scenografia e musica e pittura, svolte negli anni, inducono Accerboni ad agire su un campo di visione del quale in prima lettura si offre l’esplicita spettacolarità - è il caso, ad esempio, degli abiti di luce - ma per ritrovare subito frequenze più profonde. È, ad esempio, quel suo pensare pittura, dunque pittura di luce in modo non ortopedico, anche attraverso l’uso di media che pittorici non sono più, o non soltanto. Ed è un pensare pittura che filtra modelli antichi, a partire da quel Sei-Settecento in cui arte era agire dipingendo, ma anche elaborando apparati e machinae spettacolari, tra Venezia e Roma.

Non dunque, il gioco della deroga disciplinare di per se stessa, importa all’artista, quanto lo schiudersi, attraverso le strategie della complessità, d’un sottile, intenso, magico anche, gioco della visione.

Ha ricevuto i seguenti premi: Premio di Poesia Grado ’74 - Premio di Pittura S. Quirico 1974 dal Comune di Ranco (Varese).

Targa d’argento Cassa di Risparmio di Gorizia - Premio di Pittura Comune di Manciano (Grosseto), 1979 - 2° Concorso Nazionale di pittura dal Comune di Castel Maggiore (Bologna), 1978 - VI edizione del Premio Margherita d’argento, 2007 - Premio giornalistico Paolo Rizzi, Venezia 2018 (vincitrice per la Sezione Arte e Cultura).