Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra
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31.10.2013 · Presentazione al Comune di Gorizia
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4.11.2013 · Inaugurazione Sala Dora Bassi · Gorizia
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NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
10° romanzo di Nidia Robba intitolato
“Dalla parte del perdente”
Domenica 29 dicembre Finissage della mostra su Paolo Caccia Dominioni alla Galleria Dora Bassi di Gorizia con la presentazione del 10° romanzo di Nidia Robba intitolato “Dalla parte del perdente”.
Rimangono aperti fino al 6 gennaio a Gorizia i musei provinciali, la prefettura e Palazzo Lantieri, la Stazione di Redipuglia e la Caserma Berghinz di Udine
DOVE: Galleria Dora Bassi - Via Roma 5 - Gorizia
QUANDO: 29 dicembre 2013 ore 18.00
A CURA DI: Marianna Accerboni
INFO: 335 6750946
INVITO: SCARICA
Si chiude in leggero anticipo ma con uno speciale finissage la mostra dedicata a Paolo Caccia Dominioni in Galleria Dora Bassi a Gorizia (via Roma 5). Il Comune del capoluogo isontino si è infatti trovato a dover fare improvvisamente fronte a una nuova normativa antincendio, che appunto porterà a uno stop anche per l'esposizione che doveva rimanere aperta fino al 6 gennaio 2014. Quindi la curatrice Marianna Accerboni ha organizzato questo appuntamento, in programma per domenica 29 dicembre alle ore 18, il quale, oltre a configurarsi come un'occasione per fare un bilancio del ciclo espositivo e per incontrarsi per un brindisi augurale (offerto dall’Azienda Agricola Zidarich di Duino-Aurisina/ Trieste), permetterà di scoprire una scrittrice che, per la sua sensibilità ai temi storici delle nostre terre e non solo, ben si lega alla riscoperta delle opere del poeta-soldato protagonista della mostra.
Il finissage ospiterà così la presentazione del 10° romanzo della scrittrice e poetessa triestina Nidia Robba (classe 1924), intitolato "Dalla parte del perdente. Eine Geshchichte in Fluss der Erinnerungen" (ed. La Mongolfiera, pgg. 310, € 13,00). Il volume, scritto in chiave semi-autobiografica con l’acuta e interessante prefazione del noto critico siciliano Ninni Radicini, sarà introdotto da Marianna Accerboni con letture e testimonianze della pittrice Helga Lumbar, cui si devono le efficaci illustrazioni delle copertine dei libri.
L'autrice descrive la fine del secondo conflitto mondiale lungo un itinerario che passa tragicamente da Firenze a Trieste, dal lago di Garda all'Umbria e alla Germania, rivelando circostanze belliche e sociali, intrecci psicologici e relazioni umane sullo sfondo di una vicenda sentimentale e di una trama, costellate di particolari storici e riferimenti alla quotidianità illuminanti e a volte inediti: una scrittura essenziale e sensibile, colta e avvincente, sostenuta da una sottile intuizione esoterica, che lascia il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Già in alcuni libri precedenti la Robba aveva acutamente approfondito molteplici aspetti del mondo austro-tedesco, come per esempio in “Il sortilegio della città rosa” (2006), ambientato prevalentemente ad Heidelberg, “Castel Rovino” (2010), che si svolge in Alto Adige, e “Lo schiaffo” (2011), che ricorda il 1° conflitto mondiale a Trieste e Graz.
L'autrice da anni è in contatto con Marianna Accerboni, curatrice della mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, che ha pensato di poter unire le suggestioni tratte dalle vicende del libro alle tante opere del grande architetto, pittore, scrittore e soldato presenti nelle varie sedi della rassegna.
Il ciclo espositivo dedicato a quest’ultimo prosegue regolarmente fino al 6 gennaio a Gorizia ai Musei Provinciali Borgo Castello (da mart a dom 9 - 19/ lun chiuso/ 1 genn 14 - 19), in Prefettura (tutti i giorni ore 10 - 18), a Palazzo Lantieri (orario dom 14 gennaio ore 11 - 18, ore 16.30 visita guidata, o per appuntamento tel 335 6750946), alla Stazione di Redipuglia (tutti giorni 10 - 12.30/ 1 gennaio chiuso) e a Udine alla Caserma Guastatori Berghinz (per appuntamento tel 0432 231584), dopo aver portato in città più di 3000 visitatori, tra cui anche il presidente della repubblica slovena Borut Pahor.
Nidia Robba, accademica dei Micenei e insignita di numerosi premi, tra cui la targa alla carriera del Comune di Trieste e il Premio città di Venezia, giunge con questo volume al decimo romanzo e al diciannovesimo libro, considerando anche i volumi di liriche. Ha studiato alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, città dove ha risieduto per alcuni anni, e ha viaggiato moltissimo in Italia e all’estero. L’amore per la scrittura si è manifestato fin dall’infanzia e a diciott’anni ha scritto il primo romanzo. Numerosissime sono le sue poesie, ma per decenni, fino al ’78, la scrittrice ha gettato nel fuoco le sue opere, a causa di una sorta d’intimo pudore, iniziando a pubblicare solo nel 2002 per l’interessamento della figlia.
Tra breve, per i 90 anni dell’autrice, uscirà un volume di poesie intitolato “L’ultima cetra”.
NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra: mostra prorogata fino al 6 gennaio a Gorizia in Prefettura e a Palazzo Lantieri e alla Stazione di Redipuglia.
Considerato il grande successo di pubblico e l’interesse suscitato in Regione e in tutta Italia dalla mostra Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra, diffusa in prestigiose sedi istituzionali a Gorizia, Redipuglia e Udine, e visitata finora da più di 3.000 persone, la rassegna viene prorogata a Gorizia in Prefettura e a Palazzo Lantieri e alla Stazione di Redipuglia fino al 6 gennaio 2014.
In Prefettura la mostra rimarrà aperta tutti i giorni (ore 10 - 18), a Palazzo Lantieri domenica dalle 11 alle 18 e per appuntamento (tel. +39 335 6750946), a Redipuglia tutti i giorni (ore 10 - 12.30, escluso 25 e 26 dicembre e 1 gennaio 2014). Ogni domenica alle 16.30 a Palazzo Lantieri prenderà il via una visita guidata, che proseguirà alle 18 alla Galleria Dora Bassi.
Inoltre la mostra continua a Gorizia fino al 6 gennaio alla Galleria Dora Bassi (orario: mart - sab 10 - 13 e 17 - 20 e dom 11 - 13 e 17 - 20/ lunedì chiuso) e ai Musei Provinciali - Museo della Grande Guerra (orario: mart - dom 9 - 19/ lunedì chiuso) e alla Caserma Berghinz di Udine (per appuntamento +39 0432 231584).
NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
Venerdì 22 novembre alle ore 18, nell’ambito della mostra diffusa Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra,
alla Sala del Consiglio del Comune di Gorizia (piazza Municipio 1) verrà presentato il video dedicato al grande architetto, artista, scrittore e soldato, intitolato Ritratto inedito in otto interviste, ideato per l’occasione e curato, come la rassegna, dall’arch. Marianna Accerboni. Il video (52 min), realizzato con la regia di Elio Velan grazie al sostegno di Pro Loco Redipuglia e con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana e accompagnato da un libretto esplicativo dell’esposizione, presenta testimonianze inedite di chi lo conobbe e un approfondimento dell’Ammiraglio Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste Polo di Gorizia, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU, che ricostruiscono l’indole, la vita e la creatività di questo straordinario personaggio.
Il video propone un’accurata e ricca selezione delle opere esposte in mostra e delle architetture realizzate nella Regione FVG e nel mondo dal geniale architetto-artista che visse e operò negli ultimi anni della sua vita nel Goriziano. Sono inoltre visibili nel filmato alcune postazioni dove Caccia Dominioni operò nel primo e nel secondo conflitto mondiale.
NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
Giovedì 21 novembre dalle ore 17 Marianna Accerboni accompagnerà il pubblico alla visita della mostra Paolo Caccia Dominioni: la parola e il segno allestita nella Galleria d’arte Mario Di Iorio della Biblioteca Statale Isontina.
“Paolo Caccia Dominioni: la parola e il segno” è il titolo della mostra allestita nell’ambito del progetto dedicato all’architetto, artista, scrittore e soldato. Due le sezioni realizzate da Marianna Accerboni che ha curato l’ideazione, il progetto e l‘allestimento alla Bsi così come nelle altre 5 sedi del percorso: alla Galleria Dora Bassi, ai Musei Provinciali di Borgo Castello, in Prefettura, a Palazzo Lantieri e alla Stazione di Redipuglia. Nelle due sale della BSI sono esposti un’ampia documentazione di libri scritti e illustrati da Caccia Dominioni e un corpus di disegni e dipinti, alcuni dei quali inediti, accanto a cartoline, augurali, ex libris e alle etichette per i vini. Videocatalogo in mostra.
Redipuglia 4 Novembre 1956 - 1981
SEDI ESPOSITIVE:
Galleria Dora Bassi · Gorizia 4.11.2013 – 6.1.2014 |
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Caserma Guastatori Berghinz · Udine 4.11.2013 – 6.1.2014 |
7.11.2013 – 6.1.2014 |
Prefettura di Gorizia 8.11.2013 – 6.1.2014 |
Biblioteca Statale Isontina · Gorizia 8.11 - 7.12.2013 |
Palazzo Lantieri · Gorizia 9.11.2013 – 6.1.2014 |
Stazione di Redipuglia · Gorizia 9.11.2013 – 6.1.2014 |
COMUNICATO STAMPA:
Verrà inaugurata, da lunedì 4 novembre 2013 alle 18.30 alla Galleria Dora Bassi di Gorizia e successivamente in altre 6 sedi storiche di Gorizia e della Regione, un’importante e articolata mostra diffusa di progetti, disegni, dipinti, scritti, documenti e testimonianze su Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, prov. di Milano 1896 - Roma 1992), architetto, artista, scrittore e soldato noto a livello internazionale.
La rassegna – ideata e curata dall’architetto e critico d’arte Marianna Accerboni con l’approfondimento storico dell’Ammiraglio Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste Polo di Gorizia, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU - vuole ripercorrere attraverso più di 600 pezzi provenienti dai Musei Provinciali - Museo della Grande Guerra di Gorizia, dal Museo del Genio di Roma, dalle famiglie Formentini, Cosolo, Lantieri, Cantoni Burr e da collezionisti privati, i momenti salienti della poliedrica attività di architetto, ingegnere, pittore, formidabile disegnatore, illustratore e scrittore di Paolo Caccia Dominioni.
Riportandolo idealmente a Gorizia e nei luoghi nei quali combattè durante il primo Conflitto Mondiale e successivamente visse, la mostra si inserisce nei grandi eventi in ricordo di Caccia Dominioni. Tra questi ricordiamo l’intitolazione di una via di Milano – prevista a breve – e l’importante rassegna organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Ankara in Turchia nel 2012, dove Caccia Dominioni progettò nel 1939 la sede dell’ambasciata italiana.
Sviluppata attraverso un percorso espositivo che a Gorizia include la Galleria Dora Bassi, la Prefettura, i Musei Provinciali - Museo della Grande Guerra, la Biblioteca Statale Isontina, Palazzo Lantieri, a Udine la Caserma Guastatori Berghinz e la Stazione di Redipuglia, la mostra – per il suo carattere internazionale – toccherà successivamente Trieste e nel 2014/ 2015 Bruxelles.
Architetto e ingegnere dal tratto colto ed essenziale e dalla cifra sobriamente e squisitamente originale, pittore, disegnatore e illustratore formidabile per la rapidità e l’eccezionalità del segno nonché scrittore efficace e coinvolgente nella sua essenzialità (Premio Bancarella), Caccia Dominioni ci consegna in questa mostra diffusa la sua equilibrata ma appassionata visione del secolo breve - che visse con intensità, stile e distacco - raccontato e interpretato attraverso migliaia e migliaia tra disegni, progetti architettonici, bozzetti, dipinti e scritti, molti dei quali realizzati sul fronte del Carso durante la Grande Guerra o subito dopo in Libia, poi nella campagna d’Etiopia del 1935/ ‘36 e quindi in Africa settentrionale nel corso del 2° conflitto mondiale.
Tutta la sua vita, civile e militare, fu per altro testimoniata da splendidi disegni, dipinti e sketch, che rappresentano forse l’aspetto meno noto della sua poliedrica creatività e che la rassegna tende a riscoprire ed evidenziare, presentando anche lavori finora mai pubblicati, come per esempio i bellissimi disegni a tecnica mista e tempera realizzati nel viaggio che lo portò in Australia e quelli che “fotografano” la gente africana.
In mostra, tra le testimonianze biografiche e autobiografiche, sono esposte anche le magnifiche e inedite tavole genealogiche disegnate dallo stesso Dominioni per ricostruire le origini e gli intrecci della sua famiglia, imparentata con le più importanti casate nobiliari italiane, e l’inedito Registro dei lavori, progetti ed elaborati tecnici, nella stesura originale da lui redatta e confezionata a mano, che riassume in ordine cronologico 614 opere dal 1924 al ‘71.
Un’altra sezione racconta i restauri di prestigiose e storiche magioni (Castello e Golf Hotel a S. Floriano del Carso, Palazzo Lantieri a Gorizia ecc.) e le nuove architetture. Tra queste, Casa Cosolo a Fogliano Redipuglia (Gorizia) e il villaggio turistico di Riva dei Tessali (Taranto), inserito da Caccia Dominioni in un paesaggio boschivo senza abbattere alcun albero, ma adattando anzi armonicamente e con eleganza le nuove edificazioni alla natura, nel più assoluto ed ecologico rispetto per l’ambiente: solo per questo motivo l’architetto-artista potrebbe essere considerato un grande mentore antesignano della modernità, come lo fu con la sua scrittura sobria ed essenziale e con i disegni, immediati nella narrazione sintetica dall’estro armonico e razionale.
In più sezioni ricorre infine la sua incredibile capacità di raccontare da vero cronista la guerra - hic et nunc - attraverso disegni e opere pittoriche eseguite al tratto.
La sintesi dei volumi e il concetto di forma-funzione sottolineano le sue architetture e l’essenzialità ricorre anche nelle illustrazioni che arricchiscono i suoi libri e quelli altrui, le cartoline, augurali e non, gli ex libris e le etichette per i vini. Ancora una sezione è dedicata ai monumenti ai caduti e a vari corpi d’arma, tra cui quello al Duca d’Aosta a Gorizia Aeroporto e quello dedicato al 3° Reggimento di Artiglieria da montagna, oggi nella Caserma Cantore di Tolmezzo. E sono presenti anche alcuni disegni navali, poco noti ed emozionanti, che Caccia Dominioni realizzò con grande perizia fin dall’età di 14 anni: tra questi, di particolare interesse il progetto per l’opera dedicata Al marinaio d’ogni ventura (1985) per Punta Ristola (Leuca).
tecnica mista su carta · probabilmente realizzata
durante il viaggio verso l’Australia
Nel disegno fu immediato, avvincente, cromaticamente perfetto e altrettanto abile e competente si dimostrò nelle costruzioni stradali e minerarie e in altre opere eseguite per anni dallo studio nel quale operava al Cairo prima e dopo il 2° conflitto mondiale. Un’intelligenza rapida dunque, che ci metteva un secondo a comunicare e a interpretare il reale con una prontezza di spirito che forse in guerra gli salvò più volte la vita: una personalità e un artista d’eccezione, oggi però non ancora noto quanto meriterebbe, aspetto che la mostra si propone di mettere in luce e riscoprire.
Altri disegni, bozzetti grafici, lettere, reperti ancora intrisi di sabbia, fotografie e testimonianze rievocano il periodo trascorso da Caccia Dominioni in Africa settentrionale durante il 2° conflitto mondiale e quello successivo: qui, dopo aver riesumato, dal 1948 in poi per più di 15 anni, le salme di migliaia di soldati di tutte le nazionalità, progettò ed eseguì per il nostro Governo il celebre ed essenziale Sacrario Militare Italiano di El Alamein, esempio unico di architettura italiana monumentale nel deserto africano.
Non va dimenticato infine che anche sul piano umano e sociale Caccia Dominioni si dimostrò molto avanti con i tempi, intrattenendo un rapporto amichevole, amabile e per così dire paritario con tutti, compresi i suoi commilitoni, i soldati e gli Ascari, che ebbe a fianco nella campagna d’Etiopia, nel secondo conflitto e per il recupero delle salme dei caduti, anticipando così, istintivamente a suo modo, un moderno concetto di globalizzazione.
1915-1975 - tecnica mista su carta
La mostra sarà sottolineata dai seguenti appuntamenti:
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE DALLE ORE 17
visita guidata
Biblioteca Statale Isontina
VENERDÌ 22 NOVEMBRE ORE 18
Presentazione del video dedicato a Caccia Dominioni con le testimonianze inedite di chi lo conobbe
Sala del Consiglio del Comune di Gorizia
Piazza Municipio 1
SABATO 14 DICEMBRE ORE 10.00
visita guidata nei luoghi del Carso
che videro presente Caccia Dominioni nel I° conflitto mondiale
OGNI DOMENICA ORE 16.30
visita guidata alla mostra con partenza da Palazzo Lantieri
OGNI DOMENICA ORE 18
visita guidata alla mostra con partenza dalla Galleria Dora Bassi
L’evento espositivo si svolge in collaborazione e con il supporto di importanti realtà istituzionali, come la il Comune di Gorizia, Prefettura di Gorizia, la Provincia di Gorizia, Musei Provinciali di Gorizia - Museo della Grande Guerra, la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, la Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, l’Archivio di Stato di Gorizia, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il Comune di Fogliano Redipuglia, la Pro Loco Redipuglia - Sentieri di pace, le Ferrovie dello Stato, l’Ufficio Storico del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa - col. Matteo Paesano, l’Ufficio Storico del V Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito - col. Antonino Zarcone, gli Alpini di Fogliano Redipuglia, gli Alpini di Fogliano Redipuglia, il Rotary Club di Gorizia (di cui Dominioni fu socio onorario e per cui disegnò il logo tuttora in uso), il Rotary Club di Muggia (Trieste), la FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), e con il contributo di Banca di Credito Cooperativo di Turriaco, Gruppo culturale AJSER 2000 e il Gruppo Hermada Flavio Vidonis, Associazione Culturale Isonzo - Gruppo di ricerca storica, l’Azienda Agricola Zidarich di Prepotto (Duino Aurisina, Trieste), l’Azienda Vitivignicola Filippon di Lorenzo Comelli (Ramandolo, Udine), l’Hotel Entourage, Grafica Goriziana, Studio Faganel.
Il quotidiano Il Piccolo si configura quale media partner.
Il video dedicato a Caccia Dominioni è stato realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia - Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana.
FOCUS, ORARI, INFO SULLE SEDI ESPOSITIVE
- L’uomo, l’architetto, il pittore, il soldato · Galleria Dora Bassi, Gorizia (via Roma 5) · In mostra, tra le testimonianze biografiche e autobiografiche, le magnifiche e inedite tavole genealogiche disegnate da Caccia Dominioni per ricostruire le origini e gli intrecci della sua famiglia, imparentata con le più importanti casate italiane, e il libro, da lui redatto e confezionato a mano, che riassume in ordine cronologico tutti i suoi numerosissimi progetti. Una sezione è dedicata ai prestigiosi restauri (Castello e Golf Hotel a S. Floriano, Gorizia, ecc), le nuove architetture (Villaggio turistico a Leuca, casa Cosolo ecc) che lo hanno reso celebre e amato nel territorio goriziano e in Italia. Un'altra sezione racconta la sua incredibile capacità di testimoniare la guerra - in questo caso il 1° conflitto mondiale - attraverso alcuni dipinti di grande dimensione, eseguiti al tratto e a tecnica mista. In mostra anche numerose opere grafiche e pubblicazioni dedicate ai vari Corpi d’Arma con riferimento alla loro storia, accanto a dipinti e disegni dedicati alla Grande Guerra e ai viaggi (orario: da mart a sab 10.30 - 13 e 17 - 20/ dom 11 - 13 e 17 - 20/ lunedì chiuso/ visite guidate domenica ore 18).
- El Alamein · Prefettura di Gorizia (piazza della Vittoria 64) · materiali e testimonianze relative a El Alamein, tra cui autentiche chicche quali le tavole illustrative originali create da Caccia Dominioni per il suo libro Takfir, disegni di tema africano e reperti trovati nel deserto dell’Africa Settentrionale da Caccia Dominioni e dal suo collaboratore Renato Chiodini, con l cartellini di schedatura scritti di pugno da Dominioni: tutti materiali finora mai esposti (tutti i giorni: 10 - 18).
- Paolo Caccia Dominioni e la Grande Guerra · Musei Provinciali di Gorizia - Museo della Grande Guerra (Borgo Castello 13) · In mostra preziose opere realizzate da Caccia Dominioni a disegno e a tecnica mista e altre testimonianze relative alla sua partecipazione al I° conflitto mondiale (che lo vide quasi sempre in prima linea), presenti nell’allestimento permanente del Museo della Grande Guerra (4 novembre 10 - 17/ mart - dom 9 - 19/ lunedì chiuso).
- Paolo Caccia Dominioni: la parola e il segno · Biblioteca Statale Isontina di Gorizia (via Mameli 12) · Poiché Paolo Caccia Dominioni scrisse diversi libri e ne illustrò parecchi, un’ampia documentazione in tal senso sarà prodotta negli spazi della Biblioteca, racchiusa in una sezione, mentre un’altra sezione sarà dedicata ai disegni artistici e scherzosi e ai dipinti, alla serie delle cartoline, augurali e non, agli ex libris e alle etichette per i vini (lun - ven 10.30 - 18.30/ sab 10.30 - 13.30/ festivi chiuso).
- Paolo Caccia Dominioni a Palazzo Lantieri · Palazzo Lantieri a Gorizia (piazza S. Antonio 5) - Esposizione di documenti, progetti, disegni, immagini e testimonianze di proprietà della famiglia Lantieri, relativi allo strettissimo e affettuoso rapporto intercorso tra i componenti di quest’ultima e l’architetto Caccia Dominioni (orario: da mart a sab 10.30 - 13 e 17 - 20/ dom 11 - 13 e 17 - 20/ lunedì chiuso/ dal 30 novembre aperto ogni domenica ore 11 - 18 e per appuntamento tel. +39 335 6750947/ visite guidate domenica ore 16.30).
- Paolo Caccia Dominioni: la vita militare, i monumenti, i disegni navali, l’arte · Stazione di Redipuglia (Gorizia) · Coerentemente con la vicinanza al Sacrario di Redipuglia, la mostra propone progetti e documenti dedicati a monumenti come quello al Duca d’Aosta dell‘Aeroporto di Gorizia e come quello dedicato al 3° Reggimento Artiglieria da montagna di Gemona, oggi alla Caserma Cantore di Tolmezzo, con un’appendice relativa ai disegni navali, poco noti ed emozionanti, che Dominioni realizzava con grande perizia fin dall’età di 14 anni: tra questi, di particolare interesse il progetto per l’opera dedicata “Al marinaio d’ogni ventura” (1985) per Punta Ristola (Leuca). Una sezione, con documenti inediti, sarà dedicata alla sua lunga vita militare. Sarà esposta anche una sintesi delle sue molteplici espressioni artistiche declinate sotto il profilo grafico (tutti i giorni 10 - 13 e 17 - 20/ dal 1 dicembre ore 10 - 12.30, escluso 25 e 26 dicembre e 1 gennaio 2014).
- Caserma Guastatori “Berghinz” di Udine (via S. Rocco 180) · Qui sono esposte diverse testimonianze e opere di Dominioni (tra cui la riproduzione del suo splendido Diario ad immagini del 31° Genio Guastatori, realizzato in Africa settentrionale durante il 2° conflitto mondiale): l’architetto apparteneva infatti proprio a tale arma e ne promosse durante la 2° guerra mondiale la ricostituzione (4 novembre 8.30 - 16 / altri giorni per appuntamento 0432 231584).
PAOLO CACCIA DOMINIONI di SILLAVENGO
Amm. Sq. Ferdinando SANFELICE di MONTEFORTE
docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste · Polo di Gorizia, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU
durante il secondo conflitto mondiale
Paolo CACCIA DOMINIONI di SILLAVENGO si definiva Milanese di Milano, anche se era nato in provincia, il 14 maggio 1896, a Nerviano (MI) e la sua famiglia proveniva dalla nobiltà di Novara.
Figlio di un diplomatico, egli ereditò il gusto di viaggiare e maturò una lunga esperienza di lavoro all’estero, soprattutto nel mondo arabo, come architetto, pur essendo laureato in Ingegneria civile. Poliglotta – conosceva 7 lingue – cosmopolita nei gusti e disegnatore raffinato, progettò e costruì edifici di assoluto pregio; il suo capolavoro è il Sacrario dei caduti italiani, alla Quota 33 di El Alamein.
Ma queste sue attività, pur assolutamente fuori dal comune, furono superate dalle sue imprese in guerra, che lui seppe poi raccontare, in numerosi libri, con uno stile piacevole e avvincente, a tratti drammatico, privo di retorica, ma sempre in grado di allentare la tensione con un po’ di humor. Indossò la divisa militare, per la prima volta, da Bersagliere volontario, allo scoppio della Prima Guerra mondiale, ma i suoi superiori non ci misero molto a capire che il giovane SILLAVENGO (come si faceva chiamare) dovesse frequentare il corso allievi ufficiali.
Assegnato al Genio, fu ferito due volte, e alla fine fu congedato, dopo essere sopravvissuto alla terribile Spagnola, l’influenza che, tra il 1918 e il 1920 causò 20 milioni di morti nel mondo. La sua conoscenza del mondo arabo spinse l’Esercito a richiamarlo nel 1931, poi nel 1936, e infine nel 1940. Promosso Maggiore, assunse il comando del 31° Battaglione Genio Guastatori Alpini.
Meritò molte decorazioni per il suo valore, ma anche per la sua dote innata di condottiero: la Medaglia d’oro al Merito dell’Esercito, una Medaglia d’Argento, due di Bronzo e la tedesca Croce di Ferro di seconda classe. Adorato dai suoi, portava sempre il suo amato cappello d’Alpino in testa, anche sotto il sole africano. Fu il primo a entrare a Tobruk alla testa del suo battaglione, e fu l’unico a sganciarlo dal contatto col nemico e portarlo in salvo, a organici pieni, dopo lo sfondamento britannico a El Alamein, e solo quando il Comando in Capo diede l’ordine di ritirata generale.
tecnica mista su carta
fortificazioni a Gorizia durante la Grande Guerra
Dopo l’8 settembre partecipò alla lotta partigiana, tanto da diventare il Capo di Stato Maggiore del Corpo Italiano di Liberazione della Lombardia, riuscendo a dare efficacia a una lotta fin troppo marcata dall’odio politico all’interno della Resistenza.
Finita la guerra, tornò a esercitare la professione di architetto, al Cairo e, quando fu incaricato di costruire il Sacrario dei Caduti italiani, si trasferì a El Alamein, dove, oltre a costruire quel bellissimo monumento, ricercò nel deserto i resti dei caduti di ogni paese. Vi rimase 14 anni e la sua opera lo rese benemerito non solo all’Italia, ma anche alla Gran Bretagna e alla Germania, che devono a lui il ritrovamento di numerosi loro soldati.
A El Alamein dormiva in una cameretta spoglia – ancor oggi conservata e mostrata con orgoglio dalle guide beduine ai moltissimi visitatori – e la sera scriveva i suoi libri, che ci fanno rivivere le sue esperienze, soprattutto quello scontro immane, che lui definì la più grande battaglia mai avvenuta in Nord Africa.
Sposatosi all’età di 62 anni, tornò in Italia, dove visse fino alla fine. Morì a Roma, all’Ospedale Militare del Celio, il 12 agosto 1992, all’età di 96 anni. Ci lascia il ricordo di un uomo eccezionale, che fu rispettato e ammirato in tutto il mondo e di un modello di vita per tutti, civili e militari.