OGGI 1 GIUGNO S’INAUGURA ALLA BOTTEGA GIBIGIANA DI VENEZIA LA MOSTRA PERCORSI DI LUCE DELL’ARTISTA BOLOGNESE MIRKO DONATI
INFORMAZIONI UTILI:
Inaugurazione: Sabato 1 giugno · ore 18.30 Dove: “Bottega Gibigiana” (Dorsoduro 1487 Zattere) · Venezia Quando: 1 giugno · 1 luglio 2013 |
A cura di: Marianna Accerboni Info e contatti: serena.boccanegra@gmail.com Downloads: Scarica l'invito |
COMUNICATO STAMPA:
S’inaugura oggi 1 giugno alle 18.30 alla “Bottega Gibigiana” di Venezia (Dorsoduro 1487 Zattere), luogo espositivo e laboratorio, dove ogni cosa è autoprodotta e realizzata artigianalmente, una mostra speciale, che propone i “Percorsi di luce” dell’artista bolognese Mirko Donati, ispirati, come scrive la curatrice Serena Boccanegra, principalmente al termine “gibigiana, il quale allude al riflesso del mare, che entra ritmico e sinuoso nella case veneziane, abbracciate dall’acqua: luce intima e perpetua in continuo divenire”. Nella stessa rassegna sono esposte “Le perle di Labuan, affascinanti lavori in ceramica di Silvia Zagni e Roberta Giovanardi.
“Il concetto di ‘gibigiana’” prosegue Boccanegra “è una piacevole ossessione che vive nell’immaginario di Donati da quando ha deciso di vivere a Venezia. E la lampada Gibigiana, realizzata artigianalmente grazie all’incontro di Donati con Silvia Zagni, custodisce in sé quattro dei cinque elementi; in porcellana vetrificata e metallo, si completa e vive grazie all’acqua e genera il fuoco intenso come luce”.
“L’arte di Donati” scrive Marianna Accerboni, che presenterà l’esposizione “è un’arte istintiva, intuitiva e geniale, che attinge, con sottile sensibilità fantastica, la propria essenza dalla fascinosa pratica teatrale, per librarsi verso le più alte sfere dell’arte, grazie a intuizioni stilisticamente indipendenti e personalissime, le cui radici affondano nella memoria dell’object trouvé di duchampiana memoria e si nobilitano, tese al fine di creare un mondo migliore ed ecosostenibile, sostenuto da sorprese di luce contemporanea”. La mostra rimarrà visitabile fino al 1.7.2013.
Mirko Donati (1969), artista di natura nomade, ha viaggiato moltissimo per lavoro e passione: avido della vita, si nutre e trasforma tutto ciò che incontra, reinventando, con sensibilità ecologica, i materiali più svariati, ma il suo più grande amore è il ferro. Autodidatta, la sua formazione proviene dalla vita e dal lavoro. Per anni ha operato al Teatro Comunale di Bologna in qualità di macchinista e di scenografo, collaborando tra l’altro allo spettacolo “Un sogno senza fine” di A. Jodorowsky. Ha realizzato numerose performance e allestito diverse mostre, ultima delle quali un’importante collettiva alla galleria Bi-Box di Biella. Ha curato l’allestimento dello spazio della Basilica Cisterna Yerebtan Sarnici all’interno della Biennale d’arte di Istanbul (2009), ha vinto il concorso “Kinder Art 2010” con una scultura esposta prima ad Asti e poi alla Triennale di Milano, secondo un percorso espressivo imprescindibile dalla vita e spesso realizzato al di fuori del sistema degli spazi oggi deputati all’arte contemporanea. Ha infatti organizzato mostre ed eventi in luoghi non convenzionali, quali per esempio gli spazi occupati negli anni ‘90 a Berlino e Bologna, come lo storica Arena del Sole.