LE MIE MANI I MIEI OCCHI
INFORMAZIONI UTILI:
Inaugurazione: martedì 31 gennaio · ore 19.00 Dove: Hotel Duchi Vis à Vis · Trieste Quando: 31 · 16 febbraio 2012 Orari: da lunedì a venerdì 9.00 · 17.00 / sabato 9.00 · 15.30 / domenica chiuso |
Catalogo: NO A cura di: Marianna Accerboni Info e contatti: www.elenartonline.com / +39 347 4400510 Downloads: Scarica l'invito |
NEWS RELATIVE ALL'EVENTO:
Finissage d’eccezione per la personale di scultura dell’artista Elena Sanchini Borruso, che si conclude giovedì 16 febbraio alle ore 19 all’Hotel Duchi Vis à Vis di Trieste (piazza dello Squero Vecchio 1): giunge per l’occasione da Milano Grazia Chiesa, amministratore delegato della prestigiosa Fondazione D’Ars Oscar Signorini del capoluogo lombardo che, introdotta da Marianna Accerboni, curatrice della rassegna, commenterà l’opera della Sanchini Borruso. In mostra una quindicina di eccezionali sculture in acciaio, realizzate dal 2008 a oggi e quasi tutte inedite. Fino al 16 febbraio (lun · ve 9.00-17.00 / sabato 9.00 · 15.30 / dom chiuso / info: www.elenartonline.com/ +39 347 4400510).
COMUNICATO STAMPA:
S’inaugura martedì 31 gennaio 2012 alle ore 19 all’Hotel Duchi Vis à Vis di Trieste la mostra personale della scultrice triestina Elena Sanchini Borruso, che sarà introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni. Interverrà Andrea Gilli presidente Forum Italia Austria. In mostra una quindicina di eccezionali sculture realizzate in acciaio realizzate dal 2008 a oggi e quasi tutte inedite. Fino al 16 febbraio (lun · ven 9.00 · 17.00 / sabato 9.00 · 15.30 / dom chiuso / info: www.elenartonline.com / +39 347 4400510).
È minuta e ha due piccole mani vitali: non si direbbe facilmente che sappia dare forma - perchè sa intuire il messaggio e la poesia dei materiali - all’acciaio. E invece - scrive Marianna Accerboni - la raffinata rassegna allestita nell’elegante cornice dell’Hotel Duchi Vis à Vis ha dimostrato il contrario. Il fascino dei lavori della Sanchini Borruso, che ha iniziato a esporre una decina di anni fa le sue originali, coraggiose e inedite sculture, sta nel fatto che l’artista non solo dimostra di “sentire” la materia, ma sa anche dominarla. E alla possanza dell’acciaio intreccia insoliti elementi quali i tessuti fatti di metallo e seta, i led oppure altri materiali di riciclo, come vecchio ferro arrugginito, ripulito, trattato con vernici speciali e poi ridipinto.
Non a caso la scultrice, che espone ora per la prima volta nella città natale, ha già presentato i propri lavori in sedi prestigiose in Italia, Austria, a Bruxelles e a Milano, incuriosendo ed entusiasmando il pubblico e riscuotendo sempre meritato successo. Un itinerario il suo, nato diversi anni fa all’Internationale Stahlpark Symposium di Riedersbach, vicino a Salisburgo, dove, in una sorta di enorme fucina di Vulcano contemporanea, artisti selezionati in tutto il mondo incontrano il fascino della materia e del riciclo. Che ha catturato anche Elena - conclude Accerboni - favorendo in lei la passione per la terza dimensione assieme a quella per l’object trouvé di duchampiana memoria, qui rivisitato con femminea energia in una sintesi espressiva e decorativa di grande equilibrio e bellezza.